Il doppio processo dell’Uefa a Buffon per il suo comportamento dopo il match con il Real Madrid
11/05/2018 di Redazione
L’epilogo (molto probabile) della carriera di Gianluigi Buffon potrebbe essere caratterizzato dal doppio procedimento aperto dall’Uefa nei confronti del portiere della Juventus. L’organo di governo del calcio europeo sta per indagare in merito all’espulsione per proteste in occasione del rigore ai Blancos nel recupero concesso dall’arbitro Micheal Oliver, sia per le parole del capitano bianconero nel dopo partita.
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Processo Uefa Buffon, cosa andrà a esaminare la commissione
Il secondo procedimento riguarda la violazione dei principi generali di condotta sportiva in campo e fuori dal campo. Insomma, il 31 maggio la Uefa deciderà il da farsi, iniziando a discutere in merito a quanto accaduto al Santiago Bernabeu nel quarto di finale di ritorno della Champions League 2017/2018.
Sotto la lente di ingrandimento, in modo particolare, finirà il comportamento di Gianluigi Buffon immediatamente dopo la decisione del fischietto inglese di assegnare il penalty per il fallo di Benatia: in quella circostanza, Buffon ha protestato in maniera vibrante con l’arbitro, tanto da provocare la sua espulsione, commentata anche con un labiale piuttosto eloquente.
Inoltre, intervistato dalle televisioni nel dopo-partita, Buffon aveva pronunciato la frase, ormai celebre «Per fischiare un rigore così deve avere un bidone dell’immondizia al posto del cuore. È un insensibile. Dovrebbe stare a mangiare le patatine in tribuna».
Processo Uefa Buffon, un provvedimento al tramonto della carriera?
Buffon, quindi, rischia di chiudere la sua carriera come era avvenuto per un altro grande del mondo dello sport legato alla Juventus. Zinedine Zidane, che era stata uno delle punte di diamante della storia del club bianconero, chiuse la sua carriera da calciatore con ‘l’onta’ del processo della FIFA per la testata a Marco Materazzi nel corso della finale di Coppa del Mondo di Germania 2006.