C’è chi è disposto a pagare 1,5 milioni di dollari per diventare proprietario del primo tweet mai twittato

Esercitare la proprietà su un tweet è reso possibile dai non fungible token

07/03/2021 di Ilaria Roncone

Ebbene sì, c’è chi è disposto a pagare ben un milione e mezzo di dollari per diventare proprietario del primo tweet mai esistito. Tweet che, ovviamente, appartiene a Jack Dorsey che – ormai quindici anni fa, nel 2006 – stava testando il social che aveva appena creato. Quel primo cinguettio è stato messo in vendita dal fondatore di Twitter stesso all’asta, condividendo sul suo account il link per fare un’offerta. L’idea che un tweet possa essere proprietà di qualcuno non convince, considerato che solo facendo uno screen l’immagine può essere conservata da un numero potenzialmente infinito di persone, ma tutto di basa sui non fungible token o NFT. Si tratta di un tipo di certificazione basata sul blockchain.

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Jack Dorsey vende il primo tweet mai twittato

Accedendo al link del cinguettio che Dorsey ha pubblicato sul proprio profilo Twitter è possibile fare un’offerta per acquistare il primo tweet mai twittato, che risale al 21 marzo 2006. Si tratta di un cinguettio di prova per testare che la piattaforma funzionasse a dovere. Ora è in corso una vendita all’asta che darà il diritto all’acquirente di disporre di quell’oggetto digitale seppure, come abbiamo già accennato, si tratta di un contenuto riproducibile e conservabile in infiniti dispositivi potenzialmente. La piattaforma che si sta occupando dell’asta ha già raccolto moltissime offerte e la più alta – almeno per ora – ammonta a ben un milione e mezzo di dollari.

Come è possibile essere proprietari di un twet con un NFT

Gli NFT (non fungible token) sono una tipologia di certificazione che si basa sulla tecnologia blockchain, grazie alla quale è possibile vendere e scambiarsi beni digitali esercitando effettivamente una proprietà. Il principio degli NFT è lo stesso dei Bitcoin e sono già stati utilizzati per battere all’asta una serie di oggetti digitali – tra cui anche la gif di Nyan Cat – come se fossero pezzi unici. Legare un NFT a un insieme di bit – che possono essere quelli di un’opera digitale o quelli di un cinguettio – questo diventa un pezzo unico che, seppure riproducibile in infinite copie, dà a chi possiede l’NFT la possibilità di affermarsi in possesso dell’originale.

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