Il primo SMS diventa NFT e viene battuto all’asta donando i proventi all’UNHCR
Siamo arrivati anche al primo SMS mai inviato nella storia che diventa NFT e viene venduto donando il denaro raccolto in beneficienza
15/12/2021 di Ilaria Roncone
Si tratta di un SMS (Short Message Service dall’inglese) che è stato inviato nell’ormai lontano Natale 1992 per fare gli auguri. Il protocollo di testo di quell’SMS sarà trasformato in un NFT unico al mondo e verrà venduto nel corso di un’asta. A bandire l’asta è stato Vodafone, comunicando anche che i proventi ottenuti tramite la vendita verranno devoluti in beneficienza all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Il primo SMS diventa NFT, dunque, permettendo a qualcuno di acquistare un vero e proprio pezzo della storia della comunicazione – proprio il primo – utilizzando i telefoni cellulare.
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Il primo SMS diventa NFT: la storia
Il primo SMS della storia è stato inviato in data 3 dicembre 1992 tramite rete Vodafone e a riceverlo è stato un dipendente della compagnia di nome Richard Jarvis durante una festa di Natale. Cosa c’è scritto? Nulla di più semplice dell’augurio in inglese: «Merry Christmas». La vendita del pezzo unico avverrà nel corso di un evento organizzato dalla casa d’aste Aguttes in Francia il 21 dicembre 2021. Colui che vincerà l’asta potrà pagare utilizzando la criptovaluta Ether, ottenendo una replica dettagliata e unica del protocollo di comunicazione originale con il quale è stato trasmesso il primo SMS al mondo.
Chiunque vinca l’asta si troverà ad acquisire un pezzo di storia di internet che risale a quasi trent’anni fa, l’inizio del processo che avrebbe portato – nel 1999 – a dare la possibilità di inviare messaggi a più persone permettendo di farlo su più reti. Proprio da lì è iniziata la storia delle comunicazioni tramite i telefoni cellulari e i messaggi di testo tramutatesi, col tempo, in quelle tramite smartphone e ogni sorta di allegato possibile (dalle gif ai meme, passando per i video e per gli audio).
Il ricavato della vendita andrà in beneficienza per i rifugiati
A commentare l’imminente asta dando la misura di quello che succede nel mondo dei Non Fungible Token ci ha pensato – come riporta il Corriere della Sera – il responsabile della casa d’aste in cui si svolgerà, Maximilien Aguttes. «Il primo libro stampato, la prima telefonata, la prima email – ripercorre il direttore – tutte queste invenzioni hanno cambiato la nostra vita e la nostra comunicazione nel mondo». E, in particolare, «questo primo SMS ricevuto nel 1992 è una testimonianza storica del progresso umano e tecnologico. Ha trasmesso un messaggio di gioia, Buon Natale». La scelta di devolvere i proventi della vendita in beneficienza rende l’evento ancor più degno di nota: l’UNHCR riceverà i soldi per dare sostegno ai milioni di rifugiati nel mondo.