Prestiti Inpdap: quali sono e come richiederli?

04/01/2019 di Redazione

I prestiti Inpdap sono una categoria di credito riconosciuta dagli italiani ormai da moltissimo tempo, in quanto rappresentano la principale alternativa al credito bancario disponibile nel nostro territorio. Per chi è un dipendente o un pensionato pubblico poche altre forme di finanziamento possono rivelarsi altrettanto vantaggiose e soddisfacenti.

Sono ormai più di 50 anni che esistono i prestiti Inpdap e non a caso si sono molto evoluti nel corso del tempo. Infatti, da quando nel 2011 le funzioni dell’Inpdap sono a tutti gli effetti passate all’Inps, si parla ormai di prestiti Inps o prestiti ex Inpdap: il tutto in seguito al decreto Salva Italia che cambiò volto proprio all’Inpdap come misura di emergenza anti crisi.

Il cambiamento non ha reso meno popolare questa tipologia di prestito che infatti non ha perso il suo smalto e continua a essere molto richiesta sul mercato del credito italiano. Il successo di questa categoria di prestiti si deve essenzialmente al fatto che offre condizioni agevolate e vantaggiose al richiedente, specialmente dal punto di vista dei tassi di interesse.

Secondo prestitisbp.com, il prestito Inpdap, oltre a essere conveniente, sa anche essere molto versatile: infatti ne esistono 3 categorie principali, ma bisogna ricordare che si tratta di credito riservato a speciali categorie di persone, ovvero a pensionati e dipendenti del settore pubblico, di conseguenza i liberi professionisti non possono farvi accesso. Ecco quali sono i prestiti in questione:

  • Piccolo Prestito Inps
  • Prestiti Pluriennali
  • Prestiti Garantiti

Di che tipologia di prestiti si parla?

Fin dal momento in cui vennero concepiti, i prestiti Inps sono stati offerti a lavoratori e pensionati allo scopo di agevolarli nell’accesso al credito per fare in modo che coloro che contribuiscono al funzionamento della grande macchina statale potessero godere di un trattamento diverso rispetto a quelli riservati dalle banche e altre istituzioni finanziarie.

Il prestito Inpdap, quindi, da sempre ha garantito un’eccellente alternativa al prestito bancario, troppo spesso percepito come difficile da comprendere e molto lento dal punto di vista burocratico, ma non solo: le banche hanno il problema di richiedere grosse garanzie a chi necessita di un prestito, garanzie creditizie che molto spesso non ci si può permettere specialmente a causa degli alti tassi di interesse richiesti sui prestiti bancari.

I vantaggi del credito Inps, dunque, consistono proprio nelle diverse agevolazioni previste. Rivolgersi a un organo interno permette di risparmiare sulle tempistiche e la consegna di documenti, di ottenere tassi di interesse decisamente più bassi e non dover presentare garanzie importanti al momento della richiesta del prestito.

Ma va sottolineato che anche per quanto riguarda i tassi di interesse questi finanziamenti si distinguono dai normali prodotti bancari. Il tasso di interesse dei prestiti Inpdap, infatti, è fissato dall’Inps nell’ordine del 4,5%. Si tratta di un taeg davvero eccellente, specialmente se paragonato a quello applicato da banche e finanziarie ai normali prodotti erogati nel settore del credito.

Prestiti Inpdap con cessione del quinto

La maggior parte delle volte che si richiede e si riceve un prestito Inps, questo sarà concesso sotto la forma della cessione del quinto. Perché? Semplice, la cessione del quinto è la tipologia di prestito con piano di ammortamento più semplice da gestire per tutte le parti in causa.

Le rate del finanziamento sono fisse e non cambiano dall’inizio alla fine del prestito. Questo garantisce a chi lo ha richiesto di non dover mai pagare più di quanto preventivato per tutta la durata del prestito, aiutando a mantenere i pagamenti sostenibili. Per di più c’è un tetto massimo che si paga ad ogni rata, ovvero un quinto del proprio stipendio o pensione netta, mai un centesimo di più.

Un quinto significa il 20% ed è stato stimato che questa soglia è facilmente gestibile per qualsiasi beneficiario di un prestito. Ma oltre a questo, pagare una rata di così piccola entità permette di continuare a fare una vita dignitosa lungo tutta la durata del finanziamento. La cessione del quinto risulta essere anche comoda in quanto non esistono bollettini, ma il pagamento delle rate avviene per trattenuta diretta sulla busta paga o cedolino della pensione.

Un altro aspetto assolutamente non trascurabile è quello relativo ai cattivi pagatori. Non tutti sanno, infatti, che i prestiti ex Inpdap possono essere richiesti anche da chi ha un protesto in corso o è stato segnalato in Criff. Essendo erogati con la formula della cessione del quinto, infatti, questi finanziamenti possono essere erogati anche a chi viene considerato “un cattivo pagatore”. Si tratta di un aspetto molto importante nonché di uno strumento particolarmente efficace anche in presenza di problematiche complesse come, appunto, quella relativa ad un protesto.

In conclusione possiamo dire che i prestiti Inpdap, ancora oggi, sono dei finanziamenti estremamente vantaggiosi e rappresentano, sia per i dipendenti pubblici che per i pensionati, una delle più interessanti opportunità per accedere al credito a condizioni agevolate. Nonostante l’Inpdap come ente non esista più e l’erogazione di questi finanziamenti sia passata di mano all’Inps, questi prodotti continuano a essere estremamente interessanti e a rappresentare un’eccellente opportunità di liquidità per migliaia di persone ogni anno.

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