Attenzione alle voci degli «agenti di polizia in malattia» contro il green pass dal 15 ottobre

Al momento, non sono previste delle iniziative ufficiali da parte dei sindacati delle forze dell'ordine, ma occhio alle suggestioni che possono arrivare dalla rete

29/09/2021 di Gianmichele Laino

Uno degli effetti dei social network che abbiamo potuto analizzare costantemente in questi ultimi anni è stato sicuramente quello di poter trasformare in qualcosa di concreto una frase o un post che compare per la prima volta nel mondo virtuale delle piattaforme. Si stanno rincorrendo, in alcuni canali – pensiamo ad esempio a quello aperto da Cesare Sacchetti su Telegram, che conta oltre 25mila iscritti – delle voci relative a possibili azioni dei lavoratori del settore pubblico a partire dal 15 ottobre, quando scatterà l’estensione dell’obbligo di green pass per tutti i dipendenti pubblici.

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Poliziotti in malattia dal 15 ottobre, le voci in rete

Stando a quanto rilevato su Telegram, ad esempio, si parla di alcune decine di poliziotti che sarebbero pronti a mettersi in malattia a oltranza dal 15 ottobre, giorno in cui scatterà l’obbligo di possesso della certificazione verde per tutto il mondo del lavoro, sia pubblico, sia privato. Il post continua con una sorta di previsione: se altri lavoratori seguiranno la strategia dell’assenza per malattia dal 15 ottobre in poi, il Paese potrebbe essere paralizzato.

Effetto passaparola su Telegram come per i flashmob sui treni?

Ma cosa sappiamo, realmente, a proposito di questo che sembra, a tutti gli effetti, una sorta di sciopero bianco? In realtà, come riportato dalla stessa fonte su Telegram, la notizia ha contorni piuttosto sfumati e generici. I sindacati di polizia, al momento, non hanno parlato di azioni concrete. Certo, il tema del 20% di poliziotti che non sono in possesso della certificazione verde è presente ed è sul tavolo delle organizzazioni dei lavoratori nel settore della polizia già da diverso tempo. Nelle interlocuzioni che ci sono state, i sindacati – come riporta, ad esempio, questo bollettino del Sap – hanno esposto al capo della Polizia Lamberto Giannini i problemi che potrebbero configurarsi a partire dal 15 ottobre per tutti i poliziotti senza green pass che potrebbero, in un rapporto di causa-effetto, creare situazioni di stallo se dovessero presentarsi al lavoro privi di certificazione verde o se dovessero assentarsi per questo motivo, con conseguenze per la gestione dei turni anche degli altri poliziotti che invece di green pass sono muniti.

Non c’è tuttavia nessuna iniziativa a livello ufficiale di mobilitazioni, al momento. Né mobilitazioni attive (con veri e propri scioperi proclamati), né passive come quella dello sciopero bianco. Il rischio, tuttavia, è che parlando in chat di queste voci potrebbe venirsi a creare un effetto emulazione, una sorta di passaparola che – allo scoccare del 15 ottobre – potrebbe creare (come già accaduto con i flash-mob presso le stazioni dei treni a partire dal 1° settembre “organizzati” da alcuni gruppi Telegram no-green pass, ma anche con il presunto sciopero dei camionisti che, in realtà, non si è mai concretizzato davvero, nonostante gli hashtag viralissimi su Twitter) dei fraintendimenti e delle situazioni poco piacevoli.

Foto ipp/Clemente Marmorino, Milano – Manifestazione dei no-vax per il green pass, tensione con la polizia

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