La gaffe di Trump: «I voti possono essere contati solo dopo i polacchi chiusi»
Il tweet è stato cancellato, prima che il social censurasse quello successivo
04/11/2020 di Enzo Boldi
Ancor prima della censura da parte di Twitter, ci aveva pensato lo stesso Donald Trump (o chi cura i suoi canali social) a rendersi protagonista di una gaffe. Preso alla foga del momento, con le notizie (alcune ufficiali, altre parziali) che arrivavano da diversi Stati Usa, il Presidente uscente e candidato repubblicano scambia le urne elettorali (polls) con i polacchi (Poles). L’errore è diventato virale nel giro di pochi minuti, nonostante la cancellazione quasi immediata di quel tweet. E l’ironia sui polacchi chiusi non poteva che coinvolgere la rete.
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Il tweet che ha sostituito quello con la gaffe sui polacchi chiusi, poi, è stato oscurato da Twitter in quanto conteneva informazioni non veritiere, con accuse neanche troppo velate da parte del Presidente uscente: «Andiamo alla grande, ma stanno cercando di rubare le elezioni. Non glielo lasceremo fare. I voti non possono essere contati dopo che i Polacchi sono chiusi». Ovviamente si tratta di un pensiero privo di senso.
We are up BIG, but they are trying to STEAL the Election. We will never let them do it. Votes cannot be cast after the Polls are closed!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 4, 2020
Polacchi chiusi, la gaffe di Donald Trump su Twitter
Poi quel tweet è stato sostituito dalla versione reale, poi oscurata dal social network: «Andiamo alla grande, ma stanno cercando di rubare le elezioni. Non glielo lasceremo fare. I voti non possono essere contati dopo che i seggi sono chiusi». L’accusa, priva di senso – ma ribadita anche nel corso del suo primo discorso alla Casa Bianca -, cambia decisamente i connotati confermando la genesi di quella gaffe che, nel giro di pochi minuti, ha fatto il giro del mondo. Chissà cosa avrebbe fatto Twitter se quel post non fosse stato cancellato e sostituito da quello che, invece, poi è stato oscurato.
(foto di copertina: da profilo Instagram e Twitter di Donald Trump)