Parla il tecnico pro-Tav ‘licenziato’ da Toninelli: «Cacciato senza ricevere risposte dal ministro»

Danilo Toninelli è nel mirino di tutti e viene difeso (mediaticamente) soltanto dal Movimento 5 Stelle. Dopo le stoccate quotidiane lanciate da Matteo Salvini – e dagli altri esponenti della Lega – nei suoi confronti per via dei suoi «continui no che bloccano l’Italia», ecco che arriva una nuova polemica che mette il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’occhio del ciclone. Il tutto è partito dall’allontanamento forzato di Pietro Coppola, l’ingegnere e tecnico del Mit che diede parere favorevole al rapporto costi/benefici Tav.

«Vorrei sapere anche io il motivo del mio allontanamento – ha detto Pietro Coppola in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera -. Nella mail che ho ricevuto mi si accusa di aver violato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Non ho mai offeso la pubblica amministrazione, né ho arrecato danno. Ho chiesto spiegazione al ministro ma non ho ricevuto risposta». L’ingegnere e, ormai, ex membro della commissione Tav, dunque, spiega di non aver mai rilasciato commenti lesivi sulla pubblica amministrazione e per questo considera il suo allontanamento illegittimo.

Parla Pietro Coppola, il tecnico pro-Tav cacciato da Toninelli

Il fronte caldo, come al solito, è quello legato alla Tav: opera che viene combattuta (da sempre) dal Movimento 5 Stelle e che ha visto lo stesso Danilo Toninelli sempre in prima linea per dimostrarne l’inutilità e gli alti costi rispetto ai benefici che porterebbe. Per Pietro Coppola, invece, la questione sarebbe ben diversa: «Sulla base delle mie analisi ritengo che la Torino-Lione sia un’opera utile che porta benefici. E ho contestato i metodi degli altri esperti. Da allora non ho partecipato più alle loro riunioni. Non capisco perché vengo mandato via proprio adesso».

L’accusa di contro-dossieraggio

Secondo le ipotesi circolate dal Mit, Pietro Coppola sarebbe stato ritenuto il responsabile della diffusione dei contro-dossier Tav che mostravano l’utilità della Torino-Lione. Ma lui non ci sta e replica così: «”È falso. Le mie stime sull’opera erano molto diverse da quelle dei colleghi che hanno contestato l’opera. Ho consegnato il mio dossier alla struttura del Mit e a Toninelli. Qualcuno l’ha fatto circolare online, ma non io».

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI)

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