Quali associazioni chiedono di rendere utilizzabile la piattaforma per la raccolta delle firme digitali per i referendum

Oggi L'Associazione Luca Coscioni e alcune altre saranno in piazza Santi Apostoli a Roma «per chiedere al governo di attivare senza ulteriori ritardi la piattaforma pubblica per sottoscrivere gratuitamente online referendum e iniziative popolari»

07/03/2023 di Giordana Battisti

Il DPCM 9 settembre 2022 disciplina le modalità di funzionamento della piattaforma per la raccolta delle firme digitali degli elettori necessarie per i referendum e le iniziative popolari. Il percorso che ha portato alla realizzazione della piattaforma è stato complesso e oggi Giornalettismo proverà a percorrerne a ritroso le tappe principali.

Nel 2020 le Nazioni Unite, con la storica decisione Staderini-De Lucia vs Italia hanno riconosciuto le «restrizioni irragionevoli» esistenti in Italia sulle modalità della raccolta firme per i referendum e hanno sottolineato il mancato intervento delle istituzioni nel risolvere le questioni che ostacolavano di fatto lo svolgimento dei referendum. La Legge di bilancio del 2020 prevedeva la realizzazione di una piattaforma pubblica che permettesse di firmare digitalmente i referendum, che di fatto è stata realizzata e pubblicata online all’inizio di novembre. Il governo italiano era tenuto a far entrare in funzione la piattaforma a gennaio 2022, ma come ha detto il Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione Alessio Butti a Giornalettismo era necessario attendere che il DPCM 9 settembre 2022 fosse pubblicato in Gazzetta Ufficiale affinché la piattaforma potesse essere utilizzata. Il DPCM è stato poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 novembre del 2022 ma ad oggi la piattaforma non è ancora utilizzabile.

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Piattaforma per le firme digitali: cosa stiamo aspettando?

Nonostante la legge che stabilisce la creazione della piattaforma risalga al 2020, «gli ultimi due governi non hanno rispettato l’obbligo di farla entrare in vigore, continuando a frapporre ostacoli al pieno godimento dei diritti civili in Italia» scrive l’Associazione Luca Coscioni in un comunicato stampa pubblicato il primo marzo del 2023. Nel pomeriggio di oggi, 7 marzo, l’Associazione Luca Coscioni sarà in piazza Santi Apostoli a Roma durante la manifestazione per «chiedere al Governo di attivare senza ulteriori ritardi la piattaforma pubblica per sottoscrivere gratuitamente online referendum e iniziative popolari». L’Associazione Luca Coscioni è impegnata da anni nell’affermazione delle libertà civili e dei diritti umani e in particolare nel riconoscimento del diritto di scelta sul fine vita. Al presidio di oggi a Roma parteciperanno Marco Gentili, uno dei presidenti dell’Associazione; Marco Cappato e Lorenzo Mineo di Eumans, movimento paneuropeo di iniziativa popolare, e altre organizzazioni. Attraverso il sito dell’Associazione Coscioni è possibile anche firmare l’appello pubblico rivolto al Governo: attualmente sono state raccolte più di 52mila firme e l’obiettivo è ottenerne 60mila.

Tra quelle che si sono sono unite alla mobilitazione ci sono Volt, Servizio Pubblico di Michele Santoro, Più Democrazia Italia, Io Cambio, Riprendiamoci Il Comune, Società della Ragione, Forum Droghe, Meglio Legale, Movimenta, Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente (CADAPA), Partito Animalista, Animal Aid Italia, Radicali Italiani, Radicali Roma, Sinistra Civica Ecologista Roma, Extinction Rebellion Roma.

 

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