La petizione online per chiedere il prosieguo delle indagini su Viviana Parisi e il piccolo Gioele
In meno di 24 ore sono state raccolte tremila firme
03/01/2021 di Enzo Boldi
Quasi 3mila firme in meno di 24 ore. Questo il risultato parziale della petizione Viviana e Gioele nata sui social per chiedere che le indagini sulla morte della donna e del suo figlioletto non venga archiviata come ‘omicidio-suicidio’. Sulla pagina di cronaca che ha riempito le pagine dei giornali e le trasmissioni televisive durante l’estate passata si sono spenti i riflettori da tempo. Le indagini sono proseguite, ma gli inquirenti sembrano sempre più indirizzati verso una direzione: parricidio e suicidio. Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre del piccolo Gioele, non ha mai accettato questa versione dei fatti e ora su Facebook è stata lanciata una raccolta firme per chiedere il prosieguo delle indagini.
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La petizione è stata creata dal gruppo Facebook ‘Viviana Parisi – la verità in mezzo a tanti depistaggi’ nel corso della giornata di sabato 2 gennaio. E nel giro di poche ore ha raccolto tantissime adesioni. Al momento (le 12 di domenica 3 gennaio 2021), le firme totali hanno sfiorano quota 3mila, rilanciando un appello: non archiviate le indagini come ‘omicidio-suicidio’.
Petizione Viviana e Gioele, raccolte 3mila firme in meno di 24 ore
Il tutto accompagnato da un messaggio: «Il giallo di Viviana e Gioele…un NO! alla chiusura delle indagini come omicidio (figlicidio) e suicidio e l’archiviazione del caso. Viviana amava all’infinito il suo bambino e accusarla di omicidio sarebbe un’ucciderla due volte. Non vogliamo una soluzione di comodo ma la verità sulla loro morte. Unitevi al nostro obiettivo affinché chi studia il caso senta il nostro grido di giustizia per due anime belle ed innocenti».
Una petizione che, vista l’ampia popolarità di cui sta godendo fin dalle prime ore, potrebbe riaccendere i riflettori (anche della narrazione mediatica) su quanto accaduto a inizio agosto in quel bosco di Caronia.