Perché esiste il doppio arcobaleno

Cosa porta alla nascita di un doppio arcobaleno? Weather.com prova a rispondere a tale domanda spiegando il fenomeno che si nasconde dietro al raddoppio dell’arco colorato in grado d’incantare allo stesso modo bambini, giovani ed adulti. In fondo è solo merito di un doppio effetto ottico.

COME NASCE UN ARCOBALENO – Un arcobaleno per nascere ha bisogno di sole e pioggia allo stesso momento. La luce deve venire dalle spalle dell’osservatore e la pioggia deve cadergli davanti. Non è necessario che piova nella zona in cui si trova chi guarda il fenomeno. Basta che piova poco distante. Quando i raggi del sole riescono a rompere lo strato di nubi incontrando le gocce di pioggia si ha un fenomeno chiamato rifrazione. La luce si divide in sette onde differenti, corrispondenti ognuna ad un colore. La luce rifratta si riflette sulla superficie circolare della goccia e si rifrae nuovamente quando esce dalla goccia. La forma circolare è data dai raggi di sole. E la loro rarità sta nel fatto che si hanno solo quando i raggi del sole bucano i raggi con un angolo di 48 gradi. Se questo è minore, la luce passerà attraverso la goccia. Se è superiore, rimbalzerà. E senza rifrazione, niente arcobaleno.

 

 

 

 

 

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IL CASO DEL DOPPIO ARCOBALENO – Nel caso di un doppio arcobaleno, invece, si hanno due fenomeni. Il più luminoso viene chiamato primario e si forma attraverso il procedimento descritto in precedenza. Il secondo, meno definito, invece, nasce quando la luce rifratta in uscita incontra nuovamente una goccia alla stessa angolazione. Ed i colori sono invertiti rispetto al primo arcobaleno. La minor luminosità è data dal fatto che la luce la seconda volta è meno intensa. Si potrebbero avere anche tre o quattro arcobaleni, a patto però che i raggi siano forti abbastanza. (Photocredit Twitter / Repertorio)

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