Pamela Mastropietro, secondo la perizia del Ris solo Innocent Oseghale era in casa con lei nelle ore della morte

30/03/2018 di Redazione

Pamela Mastropietro non sarebbe stata uccisa da Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 28, due nigeriani in carcere ad Ancona per l’accusa di omicidio della giovane romana.

 

Pamela Mastropietro, secondo la perizia del Ris solo Innocent Oseghale era in casa con lei nelle ore della morte

Secondo la perizia del Ris, disposta dalla procura di Macerata per comprendere la dinamica del delitto, non ci sono tracce biologiche di Desmond Lucky e Lucky Awelim nella mansarda di via Spalato dove Pamela Mastropietro è morta e fatta a pezzi.  Il lavoro del Ris, che hanno condotto una prolungata analisi durata diverse settimane per attribuire i reperti plantari, palmari, digitali e biologici raccolti nell’appartamento di Macerata dove viveva Innocent Oseghlae ha chiarito come i due nigeriani non siiano stati in quell’appartamento dove è stata smembrata in modo barbaro Pamela Mastropietro.

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Si tratta, come scrive il Corriere Adriatico che ha anticipato la notizia, di un duro colpo per l’accusa, che aveva indagato Desmond Lucky e Lucky Awelima anche per la difficoltà di incolpare il solo Innocent Oseghale di un delitto così cruento. Il modo in cui il corpo della giovane romana è stato fatto a pezzi indica una abilità non comune, che lo spacciatore che ha accompagnato Pamela Mastropietro a casa sua non ha.

 

La perizia del Ris ha rilevato la presenza del solo Innocent Oseghale sul luogo della morte, ma questo non aiuta l’accusa, visto che lo stesso spacciatore nigeriano, dopo una iniziale contraddizione, aveva detto di aver visto morire la giovane romana per una overdose. La autopsia però ha escluso che Pamela Mastropietro sia stata uccisa da una dose letale di eroina, anche se ha confermato l’assunzione della sostanza stupefacente.

 

I Ris hanno trovato altre impronte nell’abitazione, che non sono comparabili né con Oseghale, né con Lucky e Awelima. i. Il 6 aprile a Roma i Ris inizieranno un altro accertamento irripetibile su una scatola di guanti in lattice gia’ sequestrata nella casa: gli inquirenti, arrivati ai nigeriani in particolare sulla base della tracciatura e ai contatti dei cellulari, cercano la persona che potrebbe aver toccato la scatola prima di smembrare il corpo di Pamela.

 

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