I palinsesti online della tv russa sono stati hackerati

Al posto del titolo di ogni programma è comparsa la scritta: «Nelle tue mani c'è il sangue di migliaia di ucraini e delle loro centinaia di bambini assassinati. La TV e le autorità mentono. No alla guerra»

09/05/2022 di Gianmichele Laino

«Nelle tue mani c’è il sangue di migliaia di ucraini e delle loro centinaia di bambini assassinati. La TV e le autorità mentono. No alla guerra». I russi che, questa mattina, hanno cercato di visualizzare online i palinsesti della televisione per cercare gli orari dei loro programmi preferiti hanno visto esclusivamente questa scritta lungo tutto il palinsesto, in corrispondenza di qualsiasi trasmissione. Si tratta di un sabotaggio in concomitanza con la parata, che ha avuto ampio rilievo mediatico, del 9 maggio, con la conseguente celebrazione dell’anniversario della sconfitta del nazismo e con il discorso – attesissimo – di Vladimir Putin.

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Palinsesti tv russa hackerati il 9 maggio

La notizia è stata lanciata dal giornalista della BBC Francis Scarr, che si occupa di monitorare l’informazione che passa attraverso la televisione di stato russa. Il video del cambio di palinsesto, poi, è stato ripreso e rilanciato anche da uno degli account di Anonymous molto attivi su Twitter:

Insomma, ancora una volta si cerca di intervenire sulla televisione russa per mostrare al pubblico uno sguardo alternativo rispetto alla narrazione che, fino a questo momento, rimane ancora maggioritaria in tutto il territorio. Già nei mesi scorsi, a guerra scoppiata, c’erano state delle incursioni sulla televisione di stato, attraverso la quale erano state trasmesse delle immagini della guerra in Ucraina, laddove in Russia le autorità avevano dato comunicazione alla popolazione di una “semplice” operazione speciale. Il controllo dell’informazione sulla guerra in Russia è pressoché totale e i principali canali occidentali di diffusione di informazioni (compresi i social network) non sono accessibili nel territorio russo. Ecco perché l’intromissione nelle televisioni o – come in questo caso – nella pagina online dei palinsesti televisivi rappresenta un modo per diffondere il racconto della guerra alternativo rispetto a quello fornito dal Cremlino.

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