Open Arms, il gip dispone il dissequestro della nave

Il sequestro del 20 agosto della Open Arms è stato legittimo, ma ora non sussistono più le esigenze probatorie per tenere bloccata la nave Ong. È quanto stabilito dal gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto confermando il «fumus» del reato di sequestro di persona da parte degli ufficiali, per ora aperto contro ignoti.

Open Arms, convalidato il sequestro del 20 agosto

Il gip Stefano Zammuto ha convalidato il sequestro della nave Open Arms disposto dal Procuratore Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella il 20 agosto. Sussisteva infatti, secondo il gip, l’urgenza di sequestrare la nave. Non solo: nella relazione il gip ha aggiunto che «sussiste il fumus del reato di sequestro di persona da parte dei pubblici ufficiali in corso di identificazione, sulla base del fatto che il Tar aveva sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali e i migranti sono, quindi, stati trattenuti indebitamente dal 14 agosto». L’inchiesta ipotizza infatti, seppur per ora a carico di ignoti, che si sia verificato il reato di rifiuto di atti di ufficio in relazione alla mancata evacuazione della nave che aveva a bordo dei migranti salvati in due momenti. Nel provvedimento di convalida Zammuto scrive che nel «è stato omesso il preciso obbligo di individuare un porto sicuro spettante all’Italia in quanto primo porto di approdo in base al trattato di Dublino». Una circostanza che avrebbe messo in serio rischio «la sicurezza dei migranti a bordo, dell’equipaggio e delle stesse forze di polizia impegnate a garantire la sicurezza in mare».

Il gip dispone il dissequestro della nave Open Arms

Circostanze però che ora non giustificano più il blocco della nave. Il giudice disponendo la restituzione della nave alla Ong spagnola, ha infatti scritto che «non sussistono, dopo l’evacuazione e il soccorso dei migranti, esigenze probatorie anche in considerazione del fatto che non si ascrive all’organizzazione e all’equipaggio alcuna responsabilità».

ANSA/ALFREDO PECORARO

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