Omicidio Vannini, indagini anche sull’ex comandante dei Carabinieri di Ladispoli

19/06/2019 di Redazione

Un altro giro di boa per le indagini sull’omicidio Vannini a Ladispoli. Il giovane, raggiunto da un colpo di pistola mentre si trovava a casa dei genitori della fidanzata, è morto in seguito a un ritardo nella chiamata dei soccorsi. Ma, adesso, a gettare nuove ombre sul caso c’è stato un servizio de Le Iene dal quale è partita un’indagine Procura della Repubblica di Civitavecchia. A finire nel mirino c’è l’ex comandante dei carabinieri di Ladispoli, Roberto Izzo.

Omicidio Vannini, le nuove indagini

Stando a quanto riportato da Le Iene, ci sarebbe la testimonianza di un commerciante, al quale Izzo avrebbe riferito che a sparare, quella sera, non era stato il padre della fidanzata di Marco Vannini, ovvero Antonio Ciontoli (condannato in appello a cinque anni di reclusione per omicidio colposo, dopo che in primo grado era stata riconosciuta la volontarietà dell’azione). Secondo il commerciante, Izzo avrebbe detto che a premere il grilletto era stato il figlio di Antonio Ciontoli e che quella sera lo stesso Ciontoli aveva telefonato al comandante chiedendogli aiuto.

La procura di Civitavecchia indaga sull’omicidio Vannini

Il procuratore capo di Civitavecchia, Andrea Vardaro, e il pm Roberto Savelli hanno avuto modo di ascoltare il commerciante che avrebbe confermato anche a loro la versione data a Le Iene. Adesso le indagini si stanno concentrando proprio sull’ex comandante dei carabinieri, sul quale pendono le ipotesi di reato di favoreggiamento e falsa testimonianza. Non è stata scritta ancora la parola fine, forse, su questo orrendo e misterioso delitto.

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