Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus dell’11 aprile

11/04/2020 di Redazione

Nei numeri coronavirus 11 aprile si colgono ancora segnali in linea con quanto annunciato negli ultimi giorni, anche se si mostra un leggero peggioramento rispetto alla tendenza della settimana. Anche in questo week-end di Pasqua, la Protezione Civile continuerà ad aggiornare il numero dei nuovi contagi che stanno interessando l’Italia nel periodo della pandemia da coronavirus. Anche oggi, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha parlato dei casi italiani, annunciando +1.996 (+2%) nuovi contagi nelle ultime 24 ore, 619 nuovi decessi e 2079 nuovi guariti. Il totale aggregato dei casi di coronavirus in Italia è di 152.271 (+4.694, +3,2% nelle ultime 24 ore).

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Numeri coronavirus 11 aprile, cosa c’è di positivo

L’unico elemento positivo della giornata di oggi è la continua discesa dei ricoveri in terapia intensiva, che anche oggi scende di 116 unità. Ma è uno dei pochi dati che ci fanno sorridere.

Numeri coronavirus 11 aprile, cosa c’è di negativo

Il dato peggiore arriva ancora una volta dalla Lombardia, dove si sono registrati in un solo giorno 1.544 nuovi positivi e 273 vittime, con l’area di Milano che continua a subire gli effetti più devastanti di questa seconda fase del contagio che sta interessando la regione, dopo aver colpito in precedenza le province di Lodi, Brescia e Bergamo. Nella provincia di Milano, infatti, oggi il dato è il doppio di ieri: 520 nuovi casi rispetto a 269 per un totale di 13.268.

L’aumento dei nuovi contagi giornalieri, infatti, è tornato ai livelli di una settimana fa, sfiorando le 2000 unità. Non è un caso che le persone che risultano ad oggi positive siano più di 100mila unità, facendo registrare un 2% in più dell’incremento. Anche il numero di morti è tornato sopra quota 600, dopo che ieri si era fermato a circa 50 unità in meno rispetto a oggi. Il tasso di letalità – un dato tuttavia relativo, rispetto alla reale diffusione del contagio – continua a salire, portandosi al 12,8%.

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