Per Zingaretti «gli italiani non sono coglioni, ci sarà una rivolta»
21/10/2019 di Redazione
Negli studi di Non è l’Arena di Massimo Giletti, intorno alle 20.30, arriva la notizia del vertice di maggioranza convocato da Giuseppe Conte per la giornata di lunedì 21 ottobre. L’informazione viene registrata da Nicola Zingaretti, il segretario del Partito Democratico ospite in studio, che ne prende atto e che però ne approfitta per ammonire l’alleanza di governo nata soltanto nel mese di agosto e già sull’orlo delle tensioni a ottobre.
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Nicola Zingaretti da Giletti: «Italiani non sono coglioni»
«Il governo è disposto ad andare avanti e dovrebbe andare avanti – ha detto Zingaretti nella trasmissione di La7 -, ma non possiamo mettere le bandierine a ogni provvedimento: gli italiani non sono coglioni. E se noi non riusciamo a mantenere la parola che abbiamo dato loro, ci sarà una rivolta per quanto saranno arrabbiati».
Zingaretti coglie nel segno. Anche perché il governo attuale è nato sulla scia di una crisi del precedente per dare una svolta e un’impronta di novità. Una novità che c’è stata in alcune misure promesse e in alcuni atteggiamenti, ma non nel livello complessivo di scontro tra i partiti della coalizione: ai vecchi litigi Lega-M5S si sono aggiunti improvvisamente quelli tra M5S e Pd e quelli tra Italia Viva e Pd (più che tra Italia Viva e Movimento 5 Stelle, paradossalmente).
Nicola Zingaretti e l’opinione sul governo
Nicola Zingaretti se la prende soprattutto con chi – e qui il riferimento a Matteo Renzi e a Luigi Di Maio sembra essere esplicito – il giorno prima vota delle proposte in consiglio dei ministri e il giorno dopo dice che quelle proposte dovrebbero essere cambiate: «Se qualcuno si illude che basti fare così – dice Zingaretti – allora l’interesse ad andare avanti viene meno».
Ora, sul tavolo, c’è il vertice di quest’oggi cone le correzioni che M5S e Italia Viva vorrebbero apportare alla manovra economica che sembrava già decisa soltanto qualche giorno fa. Da discutere ci saranno le possibili multe agli esercenti che si rifiuteranno di utilizzare il Pos e le sanzioni per gli evasori fiscali. Dopo il week-end tra Leopolda 10 e la piazza di San Giovanni a Roma, ora tocca a Zingaretti alzare la voce.
FOTO: ANSA/ STAFF ZINGARETTI