Il network Nexta è una organizzazione terroristica secondo la corte bielorussa

L'agenzia di stampa più importante dell'Europa orientale è stata etichettata in questo modo dalla giustizia bielorussa

08/04/2022 di Gianmichele Laino

La richiesta è arrivata direttamente dal procuratore Andrei Shved ed è stata accolta dalla corte suprema bielorussa. La più grande agenzia di stampa dell’Europa orientale, Nexta, è stata dichiarata organizzazione terroristica. A renderlo noto è stata la stessa Nexta attraverso i suoi profili social.

Nexta è stata dichiarata organizzazione terroristica in Bielorussia

«I terroristi hanno vinto» – hanno scritto in tono polemico dalla redazione del network. Nexta è stato preso di mira anche da attacchi social – non soltanto da questa decisione a livello di giustizia in Bielorussia – per la sua attività di documentazione del conflitto in Ucraina. A volte, alcune azioni russe che si stanno concretizzando sul territorio di Kiev vengono riportate per la prima volta proprio da questo network e da qui rimbalzano su quotidiani e televisioni di tutto il mondo. Com’è ovvio – in un momento complesso come quello che si sta vivendo -, la grande mole di informazioni che ha dovuto gestire ha causato anche qualche piccola imperfezione nella gestione della comunicazione. Assolutamente non tale da giustificare una decisione così netta da parte della Corte Suprema in Bielorussia.

Al momento, Nexta ha deciso di andare avanti con le sue attività, chiedendo agli utenti sui social network di continuare a supportarla e, possibilmente, anche a finanziarla attraverso iniziative di crowdfounding. L’agenzia ha sede in Bielorussia e per questo la sua attività ricade sotto a questa giurisdizione: l’attività di Nexta, in questo contesto, diventa ancora più importante, vista la prossimità e l’alleanza tra la Bielorussia di Lukashenko e la Russia. La sua fama a livello internazionale risale agli anni tra il 2020 e il 2021, quando si è imposto come fonte unica e completa legata alle proteste per la rielezione – secondo alcuni osservatori internazionali favorita da brogli – in Bielorussia dello stesso Lukashenko.

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