Anche Intel ha deciso di sospendere tutte le sua attività in Russia
La multinazionale che produce chip (e non solo) aveva già sospeso le spedizioni ai clienti russi e bielorussi nelle scorse settimane
06/04/2022 di Enzo Boldi
Era il lontano 2004. Diciotto anni fa si parlava della possibile apertura di un grandissimo stabilimento – il più grande nella zona orientale del globo – Intel in Russia. Tempi diverse, epoche diverse. Sembra passata quasi un’Era geologica, molto più di una generazione, da quel momento in cui la nota multinazionale produttrice di chip e altri circuiti integrati per i prodotti tecnologici sembrava voler espandere il suo mercato in direzione Mosca. Ora tutto è cambiato. Quel progetto venne già accantonato con il passare del tempo, fino alla guerra in Ucraina che ha portato l’azienda statunitense prima a sospendere le spedizioni dei suoi prodotti ai clienti russi e bielorussi e poi – oggi – al blocco di ogni attività con la Russia.
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La conferma è arrivata nelle ultime ore con una nota pubblicata sul blog ufficiale di Intel: «Condanniamo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e abbiamo sospeso tutte le spedizioni ai clienti sia in Russia che in Bielorussia. I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti da questa guerra, compreso il popolo ucraino e dei paesi circostanti e tutti quelli in tutto il mondo con la famiglia, gli amici e i propri cari nella regione». Una decisione che ricalca l’orma già lasciata da altre aziende che, allo scoccare della guerra, avevano deciso di interrompere ogni rapporto con Mosca e dintorni.
Intel sospende tutte le sue attività con la Russia
E se la mossa di Intel è conseguente alla decisione già presa a marzo di sospendere l’invio di materiali ai clienti russi e bielorussi, sempre dagli Stati Uniti arriva la presa di posizione di un’altra grande azienda del settore tecnologico che ha deciso di tagliare i ponti virtuali e commerciali con la Russia: la IBM. La decisone della International Business Machines Corp di interrompere l’invio dei suoi prodotti al mercato russo potrebbe avere effetti molti potenti: molte aziende e agenzie governative di Mosca, infatti, utilizzano proprio la tecnologia della società americana. In particolare i servizi di cloud computing.
(foto IPP/zumapress)