Anche i navigator sono stati sostituti dall’intelligenza artificiale?

Tra le varie figure che sono state sostituite dall'intelligenza artificiale, possiamo annoverare anche quelle dei navigator: il sistema informatizzato che accoppierà la mansione all'avente diritto

01/09/2023 di Gianmichele Laino

Ve li ricordate i navigator? Si trattava di una figura – o meglio, di quasi 3mila figure, assunte dopo un concorsone – prevista dal governo giallo-verde che aveva lanciato il reddito di cittadinanza. Il navigator doveva essere un supporto, all’interno dei centri dell’impiego, per collocare i percettori del reddito di cittadinanza nell’ambito delle posizioni lavorative aperte che riuscivano a raccogliere. Questa parte della misura del reddito di cittadinanza è stata sempre la più critica: meno della metà dei percettori era stata ricollocata in una posizione lavorativa. Nel corso del tempo, la platea dei navigator si è di molto sfoltita: le prime dimissioni sono arrivate dopo il primo anno di lavoro, il resto nel secondo anno. Alla fine, la platea dei navigator nel 2022 era circa un terzo di quella inizialmente prevista. Poi, con il cambio di governo e l’arrivo a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni, c’è stata la decisione definitiva: il contratto scaduto il 31 ottobre 2022 non è stato rinnovato nemmeno alle figure rimaste in piedi. E pare che le nuove politiche del lavoro previste dalla ministra Calderone possano sostituire i navigator con l’intelligenza artificiale implementata sulla piattaforma Siisl.

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Sostituire i navigator con l’AI, l’obiettivo pratico della piattaforma Siisl

In base alle dichiarazioni di Vincenzo Caridi, direttore generale dell’INPS, la piattaforma sarà un aggregatore di diversi sistemi di assistenza sulle politiche del lavoro. I centri per l’impiego, ma anche le agenzie private accreditate, potranno inserire all’interno del sistema le varie posizioni aperte che, attraverso l’incrocio con i dati degli iscritti alla piattaforma, potranno a loro volta raggiungere gli iscritti stessi.

Dati dei curriculum e dati degli annunci saranno indispensabili per mettere in collegamento chi, a rischio di inclusione sociale, sta cercando un nuovo lavoro e partecipa ai corsi di formazione previsti dalla misura del SFL (Supporto per la Formazione e Lavoro) a cui possono aver accesso gli ex percettori del reddito di cittadinanza. Più che intelligenza artificiale vera e propria, ovviamente, si tratta di un semplice incrocio di banche dati, cercando di ottenere dei match il più possibile attendibili.

Per certi versi, questo sistema di incrocio dei curriculum con gli annunci di lavoro ricorda quello che aveva previsto l’ex presidente di Anpal Mimmo Parisi che, dal Mississipi, aveva cercato di importare un’applicazione che serviva proprio a mettere in connessione il datore di lavoro con un potenziale dipendente o collaboratore. Un sistema che avrebbe dovuto supportare i navigator, ma che alla fine non ha ottenuto i risultati sperati.

In realtà, il sistema di intelligenza artificiale è solo complementare rispetto ad altre attività. In effetti, gli iscritti alla piattaforma potranno essere in grado, autonomamente, di individuare eventuali offerte di lavoro; d’altro canto, anche le agenzie di intermediazione che sfrutteranno la piattaforma Siisl saranno incentivate a promuovere link e collegamenti tra datori di lavoro e iscritti, dal momento che percepiranno una fee per ogni posizione che è stata ricoperta grazie al sistema digitale messo in piedi da Inps e governo. Insomma, i navigator non ci sono più, l’intelligenza artificiale ni.

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