Amazon for dummies
Le assurde polemiche da parte di chi non sa come l'e-commerce aiuti anche i piccoli commercianti italiani
18/11/2020 di Enzo Boldi

In origine fu Giorgia Meloni sul Black Friday. Poi, a ruota, sono saliti sul carro della polemica anche Matteo Salvini e Maurizio Gasparri. Ed ecco che in Italia è diventato di successo il tema del «Natale senza Amazon». Secondo chi ha articolato questo pensiero (divenuto un hashtag da cavalcare a livello politico, come sempre), comprare sui siti di e-commerce – quindi non solo il colosso di Jeff Bezos -, sfavorisce le piccole imprese locali. Questo è vero, ma solo a metà. O anche meno. Proviamo a spiegare, infatti, come il commercio online abbia rappresentato negli anni un toccasana anche per le piccole imprese nostrane.
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Quando si fa un acquisto su Amazon, infatti, i soldi non vanno tutti nelle tasche (già ricolme) di Jeff Bezos. Moltissimi prodotti, infatti, finiscono sul portale di e-commerce come vetrina. In sintesi: viene data la possibilità anche ai piccoli negozianti (chiunque può farne richiesta e la sua affidabilità è valutata in base ai feedback ricevuti, come accade anche su eBay) di riuscire a vendere i propri prodotti lungo tutto lo Stivale. Insomma, un produttore di pupi siciliani (grazie ad Amazon) può riuscire a venderli (in breve tempo e con una piattaforma già affidabile) anche in Valle d’Aosta.
Natale senza Amazon, cosa non sa chi lo chiede
Quindi, un Natale senza Amazon per aiutare i piccoli negozi (secondo una strana teoria che vuole sovvertire le leggi di mercato che si basano sul rapporto qualità-prezzo) è una mera trovata elettorale e per fare propaganda. E lo sanno bene gli avventori dell’ultim’ora. Lo sa bene Matteo Salvini che lancia sondaggi su Instagram. Lo sa bene Giorgia Meloni che ha polemizzato anche con gli sconti del Black Friday. E dovrebbe saperlo anche Maurizio Gasparri. Eppure:
#Istat conferma che a causa del Covid il #commercio è in crisi profonda, mentre l’e-commerce esplode. Basta concorrenza sleale: rischiamo un impoverimento dei commercianti italiani e una desertificazione delle nostre comunità.
Ecco perché serve un #NatalesenzaAmazon. pic.twitter.com/wu6WDugBkA— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) November 18, 2020
For dummies
Perché i dati sono reali, in una situazione molto particolare: la chiusura di negozi ed esercizi nelle zone rosse ha inevitabilmente penalizzato chi ha un’attività e non può vendere al dettaglio. Ma questa evidenza non si può combattere contrapponendo la legittima scelta di un cittadino sul dove e come comprare. Anche perché portando avanti la battaglia per questo Natale senza Amazon, si mettono in ginocchio anche quelle piccole imprese italiane che grazie al portale di e-commerce riescono a vendere i propri prodotti.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Maurizio Gasparri + Pexels)