Prove tecniche di rescissione degli accordi tra Elon Musk e Twitter
Il CEO di Tesla ha detto che Twitter non ha soddisfatto le sue richieste di verifica ed eliminazione degli account spam
06/06/2022 di Redazione
Prove tecniche di interruzione. Potrebbe rompersi a brevissimo l’accordo tra Elon Musk e Twitter per l’acquisizione del social network da 44 miliardi di dollari. L’oggetto del contendere è una richiesta che il CEO di Tesla aveva fatto qualche giorno fa, quando le trattative per il passaggio di consegne (e di proprietà) all’interno del social network sembravano già essersi complicate. Elon Musk, infatti, minaccia Twitter di non dare seguito al suo accordo di acquisizione della compagnia, a causa dei mancati dati relativi agli account falsi e ai bot presenti sulla piattaforma.
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Musk minaccia Twitter, che non ha dato seguito alla sua richiesta sui bot
Secondo il team legale di Musk, Twitter si sarebbe rifiutato di fornire al possibile acquirente i dati sulle false identità che aveva richiesto, per studiare – verosimilmente – le sue strategie per il futuro del social network. Quella contro i bot di Twitter è stata una battaglia di Elon Musk ben prima del manifestarsi delle sue intenzioni relative all’acquisizione del social network.
L’avvocato di Musk, Mike Ringler, ha affermato che il suo assistito avrebbe diritto ai dati richiesti, in modo da poter facilitare il finanziamento dell’accordo. La mancata corresponsione di questi dati avrebbe creato problemi nell’individuazione delle garanzie necessarie a ottenere la cifra – in verità molto elevata – pattuita per l’acquisizione del social network. I malumori di Elon Musk stanno facendo crollare il titolo di Twitter in borsa, preannunciando i possibili effetti di un accordo saltato. Il social network, ormai, non può permettersi una marcia indietro: Elon Musk lo sa bene e sta facendo di tutto per mettere in difficoltà i propri interlocutori. L’avvocato di Elon Musk ha poi rincarato la dose: «Si tratta di una chiara violazione materiale degli obblighi di Twitter ai sensi dell’accordo di fusione e il mio assistito si riserva tutti i diritti che ne derivano, incluso quello di non portare a termine la transazione e il suo diritto di rescindere l’accordo di fusione».
Ma Twitter ha davvero respinto al mittente la richiesta di Elon Musk di una maggiore trasparenza sugli account fasulli della piattaforma? In realtà, una risposta è stata data il 1° giugno, ma il team di Elon Musk le ha ritenute non soddisfacenti. Nel caso di mancato adempimento dell’accordo, le parti avrebbero individuato delle tutele, ma non si escludono eventuali azioni legali. In ogni caso, lo scenario peggiore sarebbe quello del danno d’immagine: il mancato concretizzarsi della trattativa, soprattutto per Twitter, equivarrebbe a una disfatta.