Quel «murder the media» comparso all’interno del Campidoglio la dice lunga

La scritta minacciosa nei confronti del mondo dei media e dei giornalisti è comparsa su una porta all'interno del Campidoglio

07/01/2021 di Ilaria Roncone

Che i manifestanti pro-Trump – quell’esercito personale che il presidente uscente degli Stati Uniti aizza da mesi – siano contro il mondo dei media e dei giornalisti (quelli che non garbano loro, ovviamente) non è una novità. Per renderlo ancora più incisivo i rivoltosi hanno deciso di lasciarlo impresso all’interno del palazzo del potere statunitense, tra le massime rappresentanze della democrazia. Ecco che – come riporta il giornalista Anthony Quintano – all’interno del Campidoglio è comparsa la scritta «murder the media».

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Murder the media, a morte i giornalisti

Traducendo in italiano quella che è un’istigazione alla violenza nei confronti dei media, la resa migliore è probabilmente un “a morte i giornalisti”. Una minaccia che, se andiamo a guardare anche in Italia, non è così nuova. Quante volte leggiamo, particolarmente quando seguiamo la scia di un hashtag sovranista sui social o se andiamo su determinati siti, che i giornalisti dovrebbero morire? Quelli che veicolano il pensiero unico, quelli asserviti allo stato, quelli incapaci di essere critici, quelli che – per tutte queste ragioni – meritano di morire.

Quanto sia difficile essere giornalista oggi lo dice questa immagine

Scendiamo nel caso specifico dei giornalisti che si trovano in prima persona in campo in occasioni come questa. Quelli che fanno riprese, che intervistano, che si trovano nei posti e nei momenti dove prende forma quella che sarà la storia del domani. Sono proprio loro – insieme a tutti quelli che si espongono apertamente contro i complottisti – quelli che rischiano quando si trovano di fronte a persone che in testa non hanno altro che questo: media, stampa e giornalisti – così come Trump sostiene da mesi – sono il male. Sono loro che manipolano la verità, nascondono gli avvenimenti, narrano ciò che fa comodo al pensiero unico (quello di sinistra in generale e delle sinistre degli Stati Uniti come degli stati europei).

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