La Russa va in tv a paventare il complotto dietro i disordini di Capitol Hill | VIDEO
Il vice-presidente del Senato sostiene che non sia un caso che Biden esca rafforzato dopo quanto successo
07/01/2021 di Enzo Boldi
Forse è arrivato il momento: Ignazio Benito Maria La Russa vuole fortemente la tessera numero 1 di QAnon. In collegamento con Myrta Merlino a L’Aria che Tira – su La7 -, il parlamentare di Fratelli d’Italia (nonché vice-presidente del Senato) ha parlato di quanto accaduto nelle ultime ore a Washington, ribadendo la sua ferma condanna per le violenze. Poi, però, ammicca al complottismo, molto caro ai seguaci di Donald Trump. E così La Russa su violenze Capitol Hill sostiene la teorie dal sospetto.
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«Per carità, sarò il solito complottista – ha detto Ignazio La Russa su violenze Capitol Hill -, ma non è che forse si è lasciata un po’ troppa strada? Perché meglio di così non poteva andare a Biden che è una persona di modesta levatura, secondo me». Al netto della teoria della cospirazione degna del miglior esponente di QAnon, perché al presidente eletto non poteva andare meglio? È eletto, ha vinto le elezioni Presidenziali, ha ottenuto con i democratici il controllo di entrambe le Camere. Insomma, lo ha scelto il popolo con milioni e milioni di voti.
La Russa su violenze Capitol Hill, la teoria del compolotto
Ovviamente da studio, forse persone maggiormente informate, ricordano al vice-presidente del Senato come la Guardia Nazionale sia ancora nelle mani di Donald Trump, quindi era il Presidente uscente – dopo aver aizzato la folla – a dover chiamare le forze dell’ordine per tenere a bada i manifestanti. Ma anche di fronte alle evidenze, Ignazio La Russa prosegue con la sua teoria della cospirazione.
«Per carità, sarò il solito complottista»
Ma una cosa giusta l’ha detta il senatore di Fratelli d’Italia, all’inizio della sua teoria della cospirazione afferma un qualcosa di incontrovertibile: «Per carità, sarò il solito complottista». Esattamente. Perché le elezioni sono state vinte da Joe Biden, con tanto di certificazione. I brogli denunciati da Trump sono senza prove e sono stati respinti da tribunali e Procure. QAnon lo attende per ottenere la tessera numero 1.
(foto di copertina: da L’Aria che Tira, La7)