Il Movimento 5 Stelle ha smentito Il Foglio sulle modifiche post-voto al programma

17/04/2018 di Redazione

Il Movimento 5 Stelle ha smentito l’articolo del Foglio secondo cui il partito guidato da Luigi Di Maio avrebbe sensibilmente modificato il programma votato sulla piattaforma Rousseau dagli attivisti.

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L’autore del pezzo, Luciano Capone, ha notato due versioni pre e post-voto, con posizioni molto più smussate su temi come la Nato, i conflitti internazionali, vecchi e nuovi colonialismi o l’euro.

Il M5S ha commentato la vicenda attraverso un post sul Blog delle Stelle:

Su questa storia dei programmi del MoVimento 5 Stelle siamo costretti a smentire il Foglio, perché la vera truffa è proprio l’articolo che oggi ci accusa di aver modificato i punti programmatici subito dopo il voto delle elezioni politiche. Andiamo per ordine. Il Foglio scrive che “fino al 2 febbraio sul sito del M5S c’era un programma, il 7 marzo – tre giorni dopo le elezioni – ce n’era un altro”. Falso. Il programma definitivo è stato pubblicato il 21 febbraio 2018, dopo un’ultima revisione dedicata all’impostazione grafica. Come si vede anche da questo link relativo al programma Esteri, i punti votati dai cittadini sono gli stessi inseriti nel programma. Leggete qui e verificate voi stessi. Le versioni precedenti a quelle definitive, pubblicate il 21 febbraio 2018, erano chiaramente versioni provvisorie, sviluppate all’interno di gruppi di lavoro ad aprile dello scorso anno e che poi sono state oggetto di ulteriori modifiche, accogliendo proposte e istanze, fino alla stesura definitiva.

La smentita non ha convinto il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni che ha trovato raffazzonato il tentativo del Movimento.

Anche il direttore del TgLa7 Enrico Mentana, prima del post del M5S, ha elogiato Capone sottolineando come fino a quel momento fosse mancata una secca smentita.

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