L’intervista che prova ad affermare che la Destà di Montanelli non sia mai esistita

Il dibattito sulla statua di Indro Montanelli – e in generale sulla sua figura storica – si arricchisce di un altro elemento. Non si tratta di una prova documentale, ma della testimonianza di un italo-eritreo, Roberto Malpeli, che ha affermato come nel villaggio di Segeneiti, nei pressi di Asmara, non sia mai esistita una bambina di nome Destà come quella comprata e sposata da Indro Montanelli durante la campagna di Eritrea.

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Montanelli e l’altra versione raccontata da TPI su Destà

Roberto Malpeli ha 67 anni e vive a Parma. Nel 1935, nel villaggio citato da Montanelli, vivevano i suoi genitori. L’uomo ha dichiarato che la madre si irritava molto quando sentiva raccontare la storia di Montanelli, perché affermava che non stesse dichiarando il vero quando parlava di Destà. Nel villaggio, secondo quanto riportato da Roberto Malpeli al portale TPI, non esisteva alcuna ragazza con quel nome. O meglio, che la famiglia Destà – di cui faceva parte la madre – non aveva preso parte ad alcuna vicenda di questo tipo.

Inoltre, Roberto Malpeli (che viene definito “testimone”, ma che in realtà testimone non può essere visto che nel 1935 non era nato: al massimo può essere considerato l’intermediario tra i racconti della madre e il giornale che ha pubblicato la sua storia) afferma che nel villaggio di Segeneiti non sia mai esistito un bambino di nome Indro (il giornalista aveva detto che quando la ragazza partorì tempo dopo, aveva scelto il suo nome per chiamare il figlio).

Il dibattito sull’intervista che vorrebbe smentire il racconto di Montanelli

Alla ricostruzione di Roberto Malpeli, inoltre, bisogna aggiungere che non è mai stato chiaro se la bambina si chiamasse Fatima o Destà (i racconti di Montanelli non sono concordi su questo punto), particolare non di poco conto anche perché potrebbe essere un segnale importante della differenza sulla fede cristiana o musulmana dell’allora 12enne (o 14enne, anche questo è un punto poco chiaro).

Insomma, della vicenda si parla da molto tempo, ma questo dettaglio riportato dall’italo-eritreo è emerso soltanto nell’ultimo periodo, quando la storia di Montanelli e della piccola Destà (o Fatima) è stata al centro delle rivendicazioni antirazziste. Si tratta di una testimonianza di seconda mano che, in ogni caso (e il dettaglio emerge anche nell’intervista), non cambia la sostanza di un racconto che, per anni, è stato oggetto di interviste e articoli dello stesso Montanelli, con i toni che ben conosciamo. E contestiamo.

Sulla vicenda, riporta TPI, la famiglia Montanelli non ha rilasciato commenti, sostenendo che non ci fosse alcuna notizia da commentare.

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