Le polveri sottili «secretate» della metro di Roma
01/12/2018 di Gaia Mellone
Altro che ritardi: il vero problema della linea della metropolitana della Capitale è l‘inquinamento. Delle polveri sottili presenti nella metro dovranno rispondere «urgentemente» sia la titolare della Salute Giulia Grillo, sia il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, oltre ovviamente «l’amministrazione di Roma Capitale».
Polveri sottili superiori alla norma, «il governo risponda»
Nella giornata di ieri il senatore del Partito Democratico Bruno Astorre ha depositato una interrogazione parlamentare, per «chiedere al governo spiegazioni e quali misure adottare» in merito al livello di polveri sottili e pesanti rilevati nell’aria del sottosuolo Romano. A settembre l’Associazione AriAmbiente aveva rilevato uno sforamento di 5 volte superiore il livello consentito dalla legge di 50 microgrammi per metrocubo: il dispositivo ne registrava 243. La Procura ha confermato che c’è un fascicolo aperto dal pm Giorgio Orano «al momento» contro ignoti proprio sulla questione delle polveri sottili e pesanti, e gli ispettori del lavoro nella metro sono stati incaricati di svolgere analisi «per individuare il livello di Pm10».
Atac (forse) nasconde i dati della relazione
Dati che erano stati riportati in un’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera ad ottobre, e al seguito della quale Atac aveva commissionato una relazione alla sezione di Medicina del Lavoro di Tor Vergata. Ma nella relazione finale, nessuna traccia dei valori relativi a Pm10 e Pm2,5. «La salute degli operatori e delle migliaia di utenti che ne affollano le banchine è a rischio – scrive Bruno Astorre – e l’Atac non può secretare i dati dell’indagine». Secondo quanto dichiarato dai sindacati, l’Atac avrebbe posto il «segreto industriale».
Atac smentisce il segreto, gli attacchi alla giunta Raggi
Atac ha però negato di aver secretato i dati, anzi. Nel confronto di mercoledì come Rsu avrebbe reso noti tutti i dati necessari, e ha ribadito che le «informazioni contenute nel documento sono state messe a disposizione dei lavoratori». Non avrebbe nascosto nulla qui di, ma ormai la bufera, anzi il polverone, era già alto. Bruno Astorre ha continuato il suo attacco: ««Il segreto industriale che avrebbe posto ai sindacati non dovrebbe interessare tematiche legate alla salute». A fargli eco anche la nota del vicesegretario Pd Roma, Mariano Angelucci che scrive che «i valori delle polveri sottili sembrerebbe siano stati secretati, è inaccettabile: la salute di dipendenti e cittadini deve essere al primo posto. Raggi intervenga immediatamente». Infine, ha detto la sua anche la consigliera regionale dem, Michela Di Biase: «È incredibile che Atac e Campidoglio non abbiamo messo a disposizione, in maniera dettagliata e trasparente, tutti i dati: si faccia chiarezza, non si gioca con la salute di lavoratori e cittadini». Ma gli attacchi non arrivano solo da sinistra. Anche Lega e Fratelli d’Italia pretendono che «la giunta Raggi» si preoccupi «di intervenire sulle Pm10 nelle metro, una vicenda grave su cui indaga la Procura».
(credits immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)