Il revenge porn fa paura anche ai giovani maschi

Anche i maschi hanno paura di essere vittime di revenge porn e di vedere violata la propria intimità

05/02/2021 di Ilaria Roncone

L’anno della pandemia tutti abbiamo vissuto più sui social che nella vita reale per tutte le limitazioni e proprio sui social è cresciuta la paura dei giovani e giovanissimi – tra i 13 e i 23 anni -. Tra i dati più interessanti emersi dal rapporto realizzato da Terre des Hommes Osservatorio InDifesa e Scuola Zoo è emerso il fatto che le minacce più temute per i giovani italiani sono bullismo e cyberbullismo: il 61% afferma di esserne stato vittima e il 68% di aver assistito a episodi di questo tipo. In questo ambito si colloca anche il revenge porn, fenomeno che spaventa non solo le ragazze ma anche i ragazzi. Parlando di numeri, tra gli intervistati il 41% ha affermato di temere il revenge porn. Abbiamo scelto di fare un focus sul revenge porn che vede vittima giovani e giovanissimi maschi insieme a Paolo Ferrara, direttore di Terre des Hommes.

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Revenge porn maschi: quando sono loro le vittime

«Il revenge porn è un fenomeno che colpisce principalmente le ragazze, che spesso sono anche oggetto di molestie online», precisa Ferrara, spiegandoci che «oggi la grammatica, il lessico del corteggiamento passano sempre di più dai social, a maggior ragione nel periodo cui fanno riferimento dei dati, l’anno della pandemia, che sicuramente ha influito sui risultati. I social e le chat, Whatsapp in particolare, sono diventati uno strumento di condivisione di materiale intimo e questa cosa mette i ragazzi di fronte a un’abitudine, a volte anche una pressione perché c’è il tentativo di conformarsi a una richiesta all’interno di un rapporto, ma spesso e volentieri si tratta solo di un modo di vivere l’intimità». La paura del revenge porn – sia tra i maschi che tra le femmine – deriva dalla consapevolezza: «I ragazzi sono consapevoli che esiste questo rischio molto forte, parlano delle storie di quelle ragazze – perché il revenge porn vede soprattutto loro come vittime – ma alla fine il meccanismo di denigrazione, la risata da corridoio o da social (un posto dove si amplifica, considerato che la cerchia di contatti più ampia) colpisce e spaventa un po’ tutti». Compresa una buona fetta di giovani uomini e ragazzini, come emerge dai dati. Fermo restando che «nel caso delle ragazze la paura del revenge porn la paura diventa un vero e proprio incubo poiché lo stigma è decisamente più forte e non è un caso che poi i fatti di cronaca siano sempre legati a revenge porn nei confronti delle ragazze.»

Quali tipi di contenuti diffusi fanno paura ai ragazzi?

In cosa consiste il revenge porn quando si parla di maschi? «Quando parliamo di revenge porn siamo sempre nell’ambito di fotografie con contenuto sessuale più o meno esplicito. In genere questo materiale circola prevalentemente su Whatsapp e può facilmente girare. Nel caso dei maschi, presumibilmente – perché in realtà non ci è stato detto in maniera esplicita cosa circolava – si tratta di denigrazione rispetto alle dimensioni o al tipo di ragazza con cui sono stati. Nell’ascoltare i ragazzi spesso emerge la dinamica “sei stato con una brutta” o “sei stata con uno sfigato” e queste incidono sulla reputazione all’interno del gruppo». In termini di revenge porn è importante educare i ragazzi e spiegare loro cosa sia il revenge porn e che farlo rende punibili per legge: «C’è una consapevolezza che, alle spalle di un atto di revenge porn, c’è sempre il tradimento della fiducia che si crea all’interno di un rapporto di coppia. La paura è condivisa sia tra le femmine che tra i maschi. Questa cosa è importante che i ragazzi sappiano che è disciplinata da una legge (quella contro il revenge porn in Italia che è entrata in vigore il 9 agosto 2019 e prende il nome di Codice Rosso n.d.R): c’è una vittima e c’è un colpevole, non esiste una corresponsabilità e la vittima non è mai colpevole. Questo però non è sufficiente perché, come vediamo dai dati, la paura del giudizio degli adulti, dello stigma colpisce sia maschi che femmine».

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