Parla l’ex fidanzata di Mario Paciolla: «Era preoccupato in maniera ossessiva di essere spiato»

Emergono nuovi dettagli grazie a Ilaria Izzo, testimone chiave della vicenda

06/09/2020 di Ilaria Roncone

Le indagini sul cooperante italiano trovato morto in Colombia lo scorso 15 luglio proseguono e l’ex fidanzata si sta rivelando un testimone chiave nell’indagine per quello che, ormai, difficilmente potrà essere archiviato come suicidio. Emerge che Mario Paciolla era seriamente preoccupato per la propria incolumità, convinto di essere sotto inchiesta, pedinato e spiato. Proprio per via della sua preoccupazione Paciolla aveva deciso di tornare a Napoli.

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«Era preoccupato in maniera ossessiva»

Ilaria Izzo – che è stata con Paciolla nove anni – ha parlato con lui qualche ora prima che fosse ritrovato impiccato e con i polsi tagliati. Anche lei in Colombia per l’Onu, è stata interrogata lo scorso 1° agosto. Le indagini continuano ad andare avanti e nelle ultime settimane è stato scritto un corposo dossier che contiene i racconti di chi viveva e lavorava con lui. Non appena saputa la notizia la donna è stata ricoverata poiché traumatizzata e colpita da un forte shock. Nel dossier si legge che Izzo era diventata – soprattutto negli ultimi giorni prima della sua morte – «l’unica persona di cui Paciolla si fidava». Nei giorni precedenti il decesso le condizioni psicologiche di Mario sono andare via via peggiorando per via dei timori di una presunta indagine interna alle Nazioni Uniti che avrebbe avuto lui come oggetto.

Il ruolo dell’Onu nella morte di Paciolla

Si fa strada l’ipotesi che Paciolla avesse visto qualcosa riferendo in seguito alla ex di aver perduto fiducia in due colleghi della sua missione, dipendenti i cui nominativi sono già nelle mani della Fiscalia e ai quali le Nazioni Unite hanno concesso la rinuncia all’immunità diplomatica. Nei giorni precedenti al ritrovamento del corpo anche i familiari di Paciolla erano preoccupati per la sua salute tanto che la madre di lui aveva telefonato la Izzo. In particolare la ex fidanzata ha riferito «di essere a conoscenza del fatto che il Paciolla aveva utilizzato la sua carta di credito per acquistare, la mattina del 14.07.2020, due biglietti per l’Italia, per se stesso e per la Izzo (senza averla interpellata), evidenziando come lei lo abbia subito informato di non aver alcuna intenzione di lasciare la Colombia. Notizia, questa, che ha contribuito ulteriormente ad alterare lo stato emotivo dell’uomo». Le conversazioni telefoniche del 14 luglio sono state particolarmente agitate e Paciolla avrebbe affermato di «non volere più vivere» definendo la Izzo «la donna della sua vita» e supplicandola di lasciare il paese con lui. Nella notte la morte di Paciolla e la mattina dopo il ritrovamento del cadavere.

 

 

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