La Mare Jonio denuncia il respingimento di 180 migranti: «Violazione dei diritti umani»

La nave Mare Jonio della Ong Mediterranea ha denunciato il respingimento di centinaia di migranti a cui aveva offerto di prestare soccorso. Dopo l’ordine da Roma però, i migranti sono stati riportati in Libia, nonostante le tensioni, i combattimenti continui e il clima di pericolo del paese.

La Mare Jonio denuncia il respingimento di 180 migranti: «Violazione dei diritti umani»

Un barcone che trasportava circo 100 migranti era stato individuato dalla Guardia Costiera Libica mentre si dirigeva verso Lampedusa. La nave Mare Jonio era quindi intervenuta dando la propria disponibilità di soccorrere i migranti. Un gesto interrotto dalla comunicazione del centro di coordinamento soccorsi italiano, che ha inviato una email in cui confermava che l’imbarcazione era già stata intercettata dai libici insieme ad un’altra con a bordo altri 80 migranti. «Entrambi gli eventi ‘sar’ sono stati coordinati e gestiti dalle autorità libiche, da un assetto navale che starebbe rientrando in porto» avrebbe cominciato il Mrcc di Roma stando a quando rivelato dalla Mare Jonio, che si è opposta alla decisione: «Roma non si azzarda a dire che i due eventi sono da considerarsi formalmente conclusi perché evidentemente non se la sentono di certificare l’operato dei libici che oltre a essere delle milizie il cui compito è quello di riportare persone nelle prigioni, sul piano operativo sono alquanto inaffidabili» ha infatti dichiarato a Repubblica il capo missione Beppe Caccia. L’operazione è stata definita dalla Ong «una assoluta violazione di tutte le convenzioni internazionali sui diritti umani, la cattura di persone in fuga da guerra e riportate in zona di conflitto» poiché la Libia versa oggi in uno stato di guerra civile.

(credits immagine di copertina: ANSA)

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