Il caso tifosi-media locali: quel «terrone di m***a» al cronista di CalcioNapoli 24
Marco Lombardi stava terminando il collegamento dallo stadio Meazza, dopo la partita Milan-Napoli
19/09/2022 di Redazione
Quel rapporto tra i tifosi e i cronisti delle televisioni locali in collegamento dagli stadi dopo la partita sta diventando un problema molto serio. E se da un lato abbiamo già vissuto episodi di becero sessismo – come quello che è capitato a Greta Beccaglia -, ieri abbiamo assistito anche a un caso di offese e discriminazioni territoriali. L’inviato di CalcioNapoli 24 – sito di informazione e televisione locale monografica sulla squadra di calcio del Napoli – Marco Lombardi stava terminando il suo collegamento dal Meazza, dopo la partita tra gli azzurri e il Milan. Un tifoso – o presunto tale – gli si è avvicinato con fare minaccioso, mettendolo in difficoltà. Il giornalista dapprima ha cercato di minimizzare, poi ha provato ad allontanarsi e a chiudere il collegamento, non prima di essersi preso l’insulto – chiaramente ascoltabile – “terrone di merda“.
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Marco Lombardi insultato davanti al Meazza di Milano, l’insulto discriminatorio
Mentre @marcolombardi24 è in diretta all’esterno di San Siro dopo #MilanNapoli, arriva uno pseudo tifoso che lo disturba in diretta e lo definisce “Terrone di merda”. Che degrado pic.twitter.com/VdbPAdalxo
— Claudio Russo (@claudioruss) September 18, 2022
Le parole del direttore di CalcioNapoli 24 sono state twittate insieme a questo video che, attualmente, sta facendo aumentare l’indignazione sui social network. Tuttavia, occorre riflettere innanzitutto su quello che è diventato il clima intorno agli stadi nei confronti dell’informazione locale e verticale: il caso della giornalista Greta Beccaglia, ma anche le discussioni che si svolgono spesso negli studi televisivi delle emittenti sportive locali (possiamo citare, ad esempio, il caso di Alfio da Potenza), e ancora quest’ultimo episodio certificano come ci sia un problema culturale in questo settore. E certificano anche quanto poco si stia facendo per cercare di mettere un argine a sessismo e discriminazione che, per un motivo o per l’altro, vanno in diretta televisiva, si allargano sul web e mostrano di che pasta sia fatto il contorno del calcio italiano. Quello dei tifosi, quello dell’informazione per i tifosi. Ciò che dovrebbe rappresentare il fulcro di una passione si trasforma sempre più spesso nel terreno per lo sfogo dei peggiori istinti.