Marco Ferradini rivede il suo Teorema: «Oggi non la scriverei»

«Prendi una donna, trattala male»: scrivere una canzone con questo incipit oggi non sarebbe possibile. E probabilmente, non sarebbe neanche adeguato. Marco Ferradini in un’intervista con il Corriere dichiara che «probabilmente non lo riscriverei» perché il momento che stiamo vivendo è pieno di «una violenza insensata verso le donne». Dopo il MeToo cambia anche il modo di fare musica, ma l’autore di Teorema racconta che «furono le femministe a comprenderla per prime».

Marco Ferradini e il suo Teorema: «Una canzone spesso strumentalizzata»

«Teorema» potrebbe sembrare una canzone sulla violenza, ma non è così. Come ha spiegato l’autore Marco Ferradini, il brano è stato spesso strumentalizzato, ricordando solo la prima parte e non quella finale dove si dice «di lasciare aperta la porta del cuore e di evitare le strategie». La canzone tutto sommato «dice una verità che è anche una banalità: le persone più le tratti bene e più se ne fregano» ha aggiunto Ferradini. La canzone era nata dopo una cocente delusione d’amore. Lo spiegano anche le frasi della seconda strofa: le parole «fuori dal letto nessuna pietà» erano di un «uomo ferito». Marco Ferradini racconta che per superare il dolore si era ritirato in una casa di montagna insieme all’amico Herbert Pagani, e che lì era nato il testo di teorema. «Cerca di essere un tenero amante/ ma fuori dal letto nessuna pietà» voleva raccontare come stavano cambiando i rapporti d’amore: dolcezza e amore non escludevano necessariamente il litigio, lo scontro. Ma era la storia di relazioni forti e di confronto e non di violenza sulle donne.

«Gli uomini dovrebbero adorare la complessità delle donne, invece ne hanno paura»

Ferradini non rinnega la canzone Teorema, perché gli ha portato un successo inaspettato che gli ha permesso di realizzare molti sogni. Se la scrivesse adesso però, si porrebbe qualche problema in più. «Credo che oggi sarebbe pericoloso come brano» spiega Ferradini, condannando la violenza sulle donne che è tristemente ormai cronaca frequente della nostra società. «C’è una violenza insensata verso le donne» continua, e cerca di dare un nuovo teorema: «Penso sia frutto dell’impotenza dell’uomo di accettare i propri limiti e che sfoga, frustrato, contro la meravigliosa capacità delle donne di essere mille cose insieme. Gli uomini dovrebbero adorare la loro complessità. Invece ne hanno paura e alcuni, i più deboli, le vogliono distruggere». Del resto, lo diceva anche alla fine della canzone: «Senza l’amore un uomo che cos’è?/ E questa l’unica legge che c’è».

 

 

(credits immagine di copertina: Pagina Facebook Ferradini Marco)

 

 

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