La piazza che si batte per avere la piattaforma per i referendum digitali

Giornalettismo si è recato alla manifestazione per la piattaforma per la raccolta firme digitali per i referendum e ha raccolto le testimonianze dei presenti

07/03/2023 di Redazione

Cosa sta succedendo alla manifestazione piattaforma rederendum online organizzata per oggi, alle 16 di martedì 7 marzo, in Piazza dei Santi Apostoli a Roma? Noi di Giornalettismo ci siamo recati sul posto non solo per raccogliere la testimonianza di alcune delle personalità a guida della manifestazione – Lorenzo Mineo e Marco Cappato in primis – ma anche per capire che clima si respira e chi, tra associazioni e personalità politiche, ha scelto di scendere in campo per una causa che dovrebbe interessare tutti.

Il punto dei promotori dell’evento (Associazione Luca Coscioni e Eumans) è stato chiaramente esposto: si manifesta per chiedere conto a Giorgia Meloni e al sottosegretario all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti . Online è presente anche un appello che attualmente ha raccolto quasi 53 mila delle 60 mila firme richieste.

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Quali sono le richieste delle associazioni che manifestano?

Ciò che le associazioni manifestanti (quasi una ventina) chiedono è che la piattaforma che è stata messa online ma non in funzione (abbiamo spiegato a che punto si è arenato il processo) diventi attiva a tutti gli effetti. Lo scopo è quello di ampliare al massimo la possibilità di partecipazione di cittadine e cittadini alla vita democratica del paese. «La legge che crea la piattaforma è del 2020, ma gli ultimi due governi non hanno rispettato l’obbligo di farla entrare in funzione continuando a frapporre ostacoli al pieno godimento dei diritti civili in Italia – si legge sull’appello online -. Chiediamo anche che le funzioni della piattaforma siano allargate alla sottoscrizione di liste elettorali con firma digitale: un modo per arginare la discriminazione nell’accesso alle elezioni che tocca le organizzazioni senza eletti in Parlamento, le uniche a dover raccogliere le firme».

Dalla piazza della manifestazione piattaforma referendum online

In piazza era presente Michele Santoro, che ha sottolineato l’importanza di ricordare ai cittadini che hanno uno strumento ulteriore per manifestare il loro diritto di partecipazione alla democrazia: «Tecnicamente è tutto ok, uno strumento per riconnettere il palazzo e la società. Ormai la politica è diventata un gioco di società per una minoranza ed è diventato importante tenere la gran parte dei cittadini lontani dalla politica».

Anche Antonella Soldo, esperta di politiche sugli stupefacenti e coordinatrice dell’Associazione Meglio Legale, era presente e ha sottolineato come: «Come accade in Italia, le cose rimangono impantanate nelle zone grigie. Nel 2021 abiamo promosso in otto giorni il referendum sulla cannabis, che era un’istanza fortissima nel paese. Con lo SPID possiamo fare tante cose, perché non possiamo fare la democrazia?».

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