La tempesta di grandine fa 6 morti
11/07/2019 di Redazione
Prima la grandine, per 20 interminabili minuti. Poi le raffiche di vento, violentissime, che hanno increspato le acque del mare e hanno abbattuto alberi in zone anche molto popolate. Al momento, stando alle fonti ufficiali della polizia, il bilancio del maltempo in Grecia è di sei morti e di oltre 30 feriti. La penisola ellenica è sconvolta da un’ondata di maltempo senza precedenti, fenomeni atmosferici estremi come se ne sono visti raramente da queste parti.
Maltempo Grecia, le sei vittime
La mappa degli eventi calamitosi è davvero impressionante, con episodi di vittime e ferriti in tutta la penisola. Nei pressi di Propontida, una coppia di turisti di nazionalità ceca è stata letteralmente spazzata via mentre si trovava nel proprio caravan. A Nea Plagia, una donna romena e il figlio stavano cercando un po’ di relax in un ristorante quando sono stati travolti dal tetto crollato per il troppo vento. Completano il bilancio tragico delle vittime due turisti russi, padre e figlio di due anni, rimasti sotto ai rami di un albero spazzato via dal maltempo a Cassandra.
Maltempo Grecia: «Fenomeno senza precedenti»
La protezione civile sta provando a contare i danni e a intervenire con regolarità, ma la situazione è davvero ingestibile, nonostante i 140 vigili del fuoco impegnati nelle operazioni: «È stato un fenomeno senza precedenti – ha detto il portavoce della protezione civile greca -, con venti fortissimi, violente tempeste di grandine». Il Paese è nel pieno della stagione turistica, a meno di una settimana dalle elezioni politiche che hanno dato un nuovo corso alla Grecia. Una situazione di transizione e di sospensione, con tantissime presenze sul territorio.
I fenomeni estremi sono dovuti al cambiamento climatico: effetti simili di condizioni meteo avverse si sono registrati ieri anche in Italia, con chicchi di grandine grandi come arance a Pescara. Proprio la costa adriatica è stata quella più interessata dal maltempo. In alcune aree della penisola ellenica, come nella Calcidia, è stato dichiarato lo stato di emergenza.