Maduro incriminato per traffico di droga dagli Usa

Già da tempo si parlava di accuse di narcotraffico a carico del regime venezuelano e, adesso, gli Stati Uniti le hanno formalizzate. L’amministrazione Trump, che già da tempo dichiara la presidenza di Maduro illegittima, ha incriminato il presidente venezulano per traffico di droga tramite la Criminal Division del dipartimento alla Giustizia e dai procuratori di New York e Miami.

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Gli Usa portano Maduro in tribunale

È cosa nota che, finora, il governo Trump abbia sempre osteggiato e ritenuto illegittima la presidenza di Maduro, appoggiando il leader dell’Assemblea Nazionale Guaidò. Se finora queste aperte dichiarazioni non erano bastate, la questione da adesso in poi sarà in tribunale per le accuse di narcotraffico formalizzate. Da ora c’è la possibilità di condanne che permetterebbero di adottare ulteriori misure di isolamento contro Caracas e il Venezuela. Insieme a Maduro sono stati accusati di narcoterrorismo e cospirazione per esportare cocaina negli Usa anche altre dodici persone tra ufficiali dell’intelligence, membri del governo e guerriglieri del gruppo colombiano Farc, noti per usare la cocaina allo scopo di autofinanziarsi.

L’apice di un’indagine che dura da anni

La questione è stata portata aventi per anni da oppositori e organizzazioni specializzate nelle ricerche sulla vendita di stupefacenti. Caracas è sempre stata accusata di utilizzare la cocaina per riempire le casse dello stato illegalmente. Già lo scorso anno l’ex vice presidente Tareck El Aissami era stato incriminato per narcotraffico insieme a Diosdado Cabello, alleato di Maduro e ex presidente dell’Assemblea Nazionale. Anche due nipoti del capo del regime chavista sono stati arrestati ad Haiti con l’accusa di aver provato a vendere droga per 20 milioni di dollari. L’azione illecita sarebbe avvenuta per finanziare la propria famiglia e la condanna è stata di 18 anni di prigione a New York.

 

(Immagine copertina dalla pagina Facebook di Maduro)

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