No, non è vero che in Spagna il lockdown è stato definito incostituzionale

Alcuni giornali e portali in rete hanno detto che il lockdown in Spagna è stato definito incostituzionale ma le cose non stanno così

15/07/2021 di Ilaria Roncone

La notizia arriva dalla Spagna, dove ieri il Tribunale costituzionale spagnolo non ha dichiarato incostituzionale il lockdown in sé ma lo strumento giuridico con il quale che è stato utilizzato per imporre la misura anti Covid che la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, in un modo o nell’altro, ha adottato. Ovviamente titolare “lockdown Spagna incostituzionale” o simili può spingere molte più persone a fare click sull’articolo, ma si tratta di titoli che strizzano l’occhio a quelli che non aspettano altro che poter parlare di mancata legittimità delle misure di contenimento adottate in pandemia. Titolo che, come spesso succede, spinge poi le persone che non leggono la notizia a contribuire alla macchina della disinformazione social.

Quello che è realmente stato dichiarato dall’equivalente della Corte costituzionale nel nostro paese è che lo strumento giuridico con il quale il lockdown è stato dichiarato e imposto è incostituzionale. Decisamente diverso dall’affermare o anche solo dal lasciare intendere che il lockdown – al netto della situazione pandemia – sia una misura incostituzionale.

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Lockdown Spagna incostituzionale, non è la misura il problema ma il mezzo

La differenza è abissale, come spiega bene Il Post. Il punto focale è che il governo, secondo la Costituzione spagnola, non avrebbe potuto imporre un lockdown senza il consenso del parlamento. Lo scorso 14 marzo – qualche giorno dopo l’Italia – il governo ha dichiarato lo stato di allarme. Tramite l’adozione di questo strumento giuridico è stato possibile limitare alcuni diritti dei cittadini per casi straordinari, appunto, imponendo il lockdown. Per la dichiarazione dello stato di allarme non è necessario il consenso immediato del parlamento, che può intervenire approvando entro i quindici giorni successivi.

Un altro strumento giuridico previsto dalla Costituzione del paese è lo stato di emergenza, che permette al governo di avere gli stessi poteri con il vincolo dell’approvazione immediata da parte del parlamento tramite voto. Proprio questo è il nodo attorno al quale si basa l’incostituzionalità del provvedimento: non il provvedimento in sé ma il fatto che sia stato imposto tramite stato di allarme e non tramite stato di emergenza (previa, quindi, approvazione del parlamento).

Lo stato di allarme permette una limitazione dei diritti fondamentali, lo stato di emergenza permette una sospensione degli stessi diritti. Ed è tutto qui. Niente lockdown incostituzionale, quindi, ma un problema di metodo scelto per poter adottare quel provvedimento.

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