Lettera Ue, Bruxelles: «Risponderemo mercoledì»
01/06/2019 di Gaia Mellone
È arrivata a Bruxelles la lettera di risposta del ministero del tesoro alla Commissione Europea, dopo un tira e molla di dichiarazioni di tutta la giornata di venerdì. Smentiti i tagli al Welfare, il ministro Giovanni Tria ha inviato la missiva con l’analisi delle manovre del governo per ridurre il debito pubblico italiano. Soddisfatto Luigi Di Maio, Matteo Salvini fa la voce forte: «Vedremo chi avrà la testa più dura».
Cosa c’è nella versione definitiva della lettera Ue
Nella lettera e nel documento di 58 pagine che esamina i fattori rilevanti che influenzano l’andamento del debito pubblico in Italia spedito dal ministro Giovanni Tria alla Commissione Europea, alla fine i tagli al Welfare, che tanto avevano indispettito il Movimento 5 Stelle alle prime indiscrezioni, sono saltati, o perlomeno sono sfumati. Tria ha indicato in maniera generica che «il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie». Rassicurazioni anche sulla Flat tax che verrà attuata «nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo». Nella lettera viene anche ribadito che il disavanzo 2019 «sarà minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni» poiché « l’andamento dell’economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Programma di stabilità» e «le entrate non tributarie sembrano superare le previsioni» Inoltre «l’utilizzo delle nuove politiche di welfare è, finora, inferiori alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019». Per questi motivi, continua la lettera « il disavanzo dovrebbe attestarsi significativamente al di sotto delle previsioni della commissione e le variazioni del saldo strutturale dovrebbe essere conforme al Patto di stabilità e crescita anche sulla base della stima di output gap della Commissione».
Lettera Ue, Bruxelles: «Risponderemo mercoledì», i vicepremier soddisfatti
Lettera e documenti sono arrivati a Bruxelles, che ha fatto sapere che comincerà al più presto l’analisi e invierà la sua risposta mercoledì. Luigi Di Maio si è detto «soddisfatto» della versione finale del testo inviato, sopratutto dopo le smentite dei tagli al Welfare e dei risparmi su quota 100 e reddito di cittadinanza. «Ringrazio il ministro Tria per aver provveduto a correggere. Del resto non potevamo accettare altre sforbiciate lacrime e sangue» ha scritto il leader del movimento 5 stelle su Facebook, distaccandosi dalla bozza provvisoria diffusa nella mattina di ieri agli organi di stampa. «Resta da capire a chi sia venuta in mente questa bizzarra idea circolata nelle bozze e se quel passaggio sia stato concordato, politicamente, con qualcuno – continua Di Maio – Sicuramente non con il Movimento 5 Stelle»
Contento del testo anche Matteo Salvini, che dalla Basilicata spiega di essere soddisfatto «perché ci sono segnali positivi per l’economia italiana e sono convinto che l’Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse». Pur essendo compiaciuto, il leader Lega non rinuncia a fare la voce grossa, e avverte: «La settimana prossima userò il consenso che voi mi avete dato per dire a Bruxelles: lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, meno tasse e più lavoro’. E se ci diranno ‘no’ vedremo chi avrà la testa più dura».
(Credits immagine di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)