Ecco perché quelli della Lega ‘ce l’hanno duro’: sul loro sito ufficiale si «vende» il viagra

Un corto circuito di quelli che fanno sorridere. O riflettere sulla sicurezza informatica, a seconda dei casi. Secondo un’indagine fatta dal blogger David Puente, il sito della Lega Nord sarebbe esposto a una serie di pubblicità invasive che offrono all’utente dei risultati piuttosto sorprendenti. Così, cliccando nella barra di ricerche di Google «Lega Nord sito ufficiale» compare una maschera che, tra le varie pagine principali indirizzate, rimanda a un sito di e-commerce che vende viagra.

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LEGA NORD VIAGRA, UN CORTOCIRCUITO SU GOOGLE

Il sito ufficiale della Lega Nord (leganord.org), carente dal punto di vista dei protocolli HTTPS, si espone così a una sorta di malinteso: il sito di e-commerce in questione, praticamente, ha una sua seconda vetrina (anche piuttosto visibile) in una delle categorie principali del portale ufficiale di uno dei partiti politici principali in Italia. Per intenderci, la vendita delle famose pillole blu ha lo stesso spessore – nei risultati della ricerca – di altri settori del sito come Tesseramento, Sedi e Sezioni, Simboli. 

LEGA NORD VIAGRA, UNA RIFLESSIONE SUL TEMA DELLA SICUREZZA INFORMATICA

Insomma, un problema non da poco. E se da un lato la questione portata alla luce da David Puente fa ricordare con un mezzo sorriso lo slogan che rese famoso il fondatore del partito Umberto Bossi (Quel “Ce l’ho duro” gridato dal palco di Pontida più volte), dall’altro fa riflettere sul tema della sicurezza informatica che – con ogni probabilità – caratterizzerà pesantemente la campagna elettorale delle prossime elezioni politiche.

Se un sito di e-commerce può forzare così facilmente il sistema informatico del portale ufficiale di un partito politico in lizza (se verrà confermato l’accordo con Forza Italia di Silvio Berlusconi e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni) per ottenere la maggioranza relativa in Parlamento, immaginiamo cosa potrebbero fare degli hacker ‘professionisti’. Può sembrare uno scherzo, ma che funga da monito: i partiti dovrebbero seriamente monitorare i propri siti internet e i propri profili social per evitare «incidenti» molto più gravi del viagra «venduto» sul portale della Lega Nord.

 

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