Le bombe nucleari in Italia non si toccano

TIPOLOGIA DELLE ARMI – Le bombe sono depositate in diversi magazzini sotterranei, Weapons Storage Vaults , che si trovano all’interno delle basi Nato. Ogni magazzino può contenere al massimo quattro testate, e viene supervisionato da tecnici specialisti. Uno studio di esperti dell’aeronautica americana aveva però stimato nel 2008 che la sicurezza non era massima all’interno dei depositi europei. Nelle basi di Aviano e Ghedi ci sarebbero tre versioni delle bombe B-61 con una potenza massima oscillantedai 45 ai 107 kilotoni, cioè superioredi dieci volte all’atomica di Hiroshima. Questi ordigni atomici sarebbero impiegabili sugli F- 35 italiani anche se da tempo i missili hanno rimpiazzato i jet come vettori ottimali di armi atomiche. Le informazioni sulle bombe del nostro paese sono sempre state tenute riservate dai governi del nostro paese, e sono trapelate da fonti di analisti americani. Nella Nato l’Italia rimane ancora uno dei pochi paesi attrezzato con le testate nucleari statunitensi. Il nostro paese fu scelto all’inizio della Guerra Fredda per il suo alto valore strategico, una presenza che però non è mai stata ripensata, anche perché finora è mancata la volontà politica italiana. Anche se nei paesi dove questa è presente, la Germania, l’esito del vertice Nato ha chiarito quanto sia difficile procedere al disarmo.

LEGGI ANCHE: Il condominio che può resistere ad un attacco nucleare

BOMBE STRATEGICHE – Il documento approvato a Chicago ritiene che un arsenale nucleare sia essenziale anche per i prossimi anni, nonostante l’assenza di uno stato “nemico” attrezzato con simili armi sul Vecchio Continente. “Le armi atomiche rimane un componente centrale della capacità di deterrenza e di difesa della Nato, accanto alla armi convenzionali ed allo scudo missilistico”, recita il punto numero 8 del paper approvato a Chicago. ” La valutazione ha evidenziato, che l’attuale arsenale atomico dell’Alleanza è appropriato ai criteri di una effettiva deterrenza ed un’efficace difesa”. Il punto numero 11 invece rimane più oscuro sull’ammodernamento dell’arsenale per il prossimo futuro, anche se dovrebbe essere implicito vista la conferma dell’utilizzo strategico di queste armi. Nonostante il disarmo nucleare fosse stato spesso evocato da Barack Obama, la presenza delle bombe atomiche sul Vecchio Continente rimane confermata. Tra il silenzio dell’Italia e l’imbarazzo della Germania.

LEGGI ANCHE:

 

Share this article