Covid e migranti, Jole Santelli teme che gli sbarchi rovinino la stagione turistica

Le persone che arrivano sulle coste italiane, è bene ricordarlo, lo fanno perché rischiano la vita. E cercano nel nostro Paese un approdo per sfuggire alla miseria e alla guerra. In tempi di coronavirus, ovviamente, la gestione dei flussi migratori presenta un elemento di difficoltà in più, rappresentato dalla potenziale positività delle persone che sbarcano dai gommoni. Jole Santelli, governatrice della Calabria, teme che quest’ultimo aspetto possa essere determinante, in negativo, per la propria regione.

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Jole Santelli e i migranti che condizionano il turismo in Calabria

Nei giorni scorsi anche la Calabria, e non solo la Sicilia, è stata interessata dagli sbarchi. A Roccella Jonica sono arrivati 70 migranti, 28 dei quali positivi al coronavirus. E mentre il sindaco della cittadina calabrese affermava come fosse un dovere salvare e accogliere quelle persone, Jole Santelli pensa al turismo. La governatrice della Calabria non ci sta: «Se riapriamo i reparti Covid in piena estate, in piena stagione turistica sarebbe un disastro e non possiamo permettercelo. I migranti non possono essere sistemati in strutture di grande richiamo per il turismo, per le quali complessivamente abbiamo investito 350 milioni. Aspettiamo che arrivino le disdette per agosto?».

La soluzione per Jole Santelli

Secondo Jole Santelli, la soluzione è una e una sola: come si è fatto per gli aerei e per i voli provenienti da alcuni Paesi considerati a rischio, bisognerebbe anche attuare un blocco navale. Poco importa se le circostanze sono diverse: da un lato, non è certo la crisi umanitaria a spingere le persone ad arrivare in aereo, dall’altra la situazione degli sbarchi resta costantemente monitorata dal punto di vista sanitario, anche più di quanto accade negli aeroporti. Ma per la governatrice della Calabria, il problema sono i migranti che ‘rovinano’ il turismo della Calabria.

Jole Santelli e l’accoglienza dei migranti ad Amantea

Per quanto riguarda il fenomeno, tuttavia, occorre dire che gli sbarchi in Calabria hanno una portata decisamente più limitata rispetto a quanto avviene, ad esempio, sulle coste della Sicilia. Ma la Santelli teme che «il tempo bello e il mare calmo» possano portare altri migranti a sbarcare in regione. Intanto, nonostante le parole d’accoglienza del primo cittadino di Roccella Jonica, gli abitanti del vicino paese di Amantea sono scesi in piazza per protestare contro l’arrivo dei migranti e contro la loro sistemazione in strutture della zona. Il rischio tensione sociale, in effetti, c’è. Ma se si rischia di alimentarlo potrebbe essere ancora più grave il colpo per il turismo.

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