Ecco come l’Italia potrebbe cambiare il volto dell’Europa per come la conosciamo
11/05/2018 di Redazione
Le serrate trattative in corso tra Lega e M5S per dare vita al nuovo governo sono osservate con molta curiosità anche al di là dell’Italia, soprattutto in Europa.
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Il sito Politico ha ricostruito i possibili scenari di cambiamento che l’alleanza giallo-verde potrebbe portare.
Innanzitutto, mai uno dei 6 paesi fondatori dell’Ue ha assistito a un governo così fortemente schierato verso posizioni legate al populismo. Casi simili sono successi in Olanda, Polonia o Ungheria. Ma non ha mai interessato una delle economie più importanti d’Europa.
Successivamente, il processo in corso di riforma dell’Unione europea, sponsorizzato soprattutto dalla Francia di Emmanuel Macron, potrebbe subire un forte rallentamento. Un conto è se a battere i pugni sul tavolo sono paesi “non di primo piano”, un altro è che, se a farlo, è Roma.
Italy’s surprise election outcome is disrupting European politics in unexpected ways https://t.co/mQctxz2X3m
— POLITICO Europe (@POLITICOEurope) 11 maggio 2018
Le elezioni europee del 2019 potranno in questo senso fornire un importante banco di prova. Un eventuale successo del governo Lega-M5S segnerebbe la fine del centro-destra europeo per come lo conosciamo e darebbe la spinta decisiva per uno spostamento degli equilibri ancora più verso destra.
L’alleanza Salvini-Di Maio può rappresentare un assist importante a formazioni euroscettiche come quelle di Marine Le Pen in Francia.
Un fallimento del “governo del cambiamento”, invece, potrebbe arrestare al momento l’onda populista che da est a ovest sta ottenendo successi sempre più evidenti.
Un altro aspetto sono le alleanze internazionali. Il leader della Lega non ha mai nascosto le sue simpatie per la Russia di Putin, mentre il capo politico M5S è atteso a una decisione finale. Bruxelles aspetta alla finestra ma lo sguardo è seriamente preoccupato.
Il capitolo sull’euro, anche se fatto riemergere da Beppe Grillo, non sembra (al momento) motivo di grande preoccupazione.
Tuttavia, guardando alla crisi costituzionale in Catalogna e ai venti separatisti in Europa dell’Est, l’Italia gioca una partita fondamentale per il futuro dell’Unione europea.