PyeongChang 2018, l’Italia del biathlon si prende il bronzo

L’Italia si conferma di bronzo nella staffetta mista del biathlon a PyeongChang 2018, dopo aver raggiunto lo stesso risultato anche nel 2014 a Sochi. Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch riescono a strappare la medaglia in una gara apertissima, che avrebbe potuto regalare anche qualcosa in più ai colori azzurri se solo fosse arrivata maggiore precisione al poligono.

Alla fine, c’è anche il giallo: la giuria esamina a fondo la volata che ha permesso a Windisch di imporsi sul tedesco Pfeiffer. La Germania, infatti, ha presentato ricorso per un presunto cambio di traiettoria dell’azzurro. Ma è tutto inutile, perché la giuria ha confermato il verdetto della pista.

ITALIA BIATHLON BRONZO, LA GARA DEGLI AZZURRI

Inizia alla grande Lisa Vittozzi, che comanda i giochi con zero errori. L’azzurra – alla sua prima olimpiade – conferma quanto di buono fatto fino a questo momento, mettendo in fila le avversarie. Bene anche per metà gara la Wierer che però usa tutte e tre le ricariche per coprire il poligono in piedi. Qualche sbavatura al tiro anche per Hofer e Windisch che, tuttavia, si riscatta con una grande prestazione sugli sci.

Peggio degli azzurri al poligono fanno gli avversari. La Norvegia è disastrosa, la Germania idem. Queste due nazionali scontano entrambe un giro di penalità, compromettendo la loro gara. Gli scandinavi, tuttavia, hanno grande potenza sugli sci e riescono a rimediare, grazie a una fantastica frazione di Johannes Boe che scava il solco con gli avversari. Alla fine, la Norvegia terminerà in seconda posizione.

ITALIA BIATHLON BRONZO, ORO ALLA FRANCIA E ARGENTO ALLA NORVEGIA

L’oro è di una grandissima Francia che ha in Martin Fourcade il suo fuoriclasse. Perfetto nell’ultima frazione, fa il vuoto rispetto alle altre nazionali. Diventa così l’atleta più medagliato nella storia transalpina delle Olimpiadi.

Windisch, invece, è costretto dal suo errore all’ultimo poligono a un emozionante testa a testa con la Germania. Negli ultimi 500 metri lascia passare l’avversario diretto (Pfeiffer) per poi scavalcarlo nel rettilineo finale dello stadio. L’azzurro regala all’Italia la seconda medaglia in questa disciplina (dopo il bronzo nell’individuale), l’ottava complessiva per la spedizione del team.

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