Il nostro INPS è il primo istituto per la digitalizzazione in Europa

L'Inps si aggiudica il primato in Europa per essere al livello più alto nell'ambito della digitalizzazione

13/07/2021 di Giorgia Giangrande

L’Inps è il nostro Istituto Nazionale della Previdenza sociale ed oggi si è aggiudicato il primato come istituto numero uno per la digitalizzazione in Europa.

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I meriti dell’INPS

I risultati sono emersi nel corso dell’evento trasmesso in diretta streaming da Palazzo Wedekind e intitolato «Innovazione e sviluppo delle persone per un servizio migliore ai cittadini», nel corso del quale il direttore generale dell’Inps Gabriella Di Michele ha comunicato che si è passati «dalla definizione del 41% nel 2017 al 79% nel 2020». Rispetto al risultato ottenuto per quanto riguarda la cassa integrazione, invece, Di Michele ha dichiarato che il periodo del 2020 «non è paragonabile a nessun altro periodo per massa di richieste», ma che hanno concluso l’anno con quasi «il 96% della definizione del pervenuto».

Il successo che però ha reso il primato all’Istituto per la digitalizzazione deriva dall’efficacia (ed efficienza) delle piattaforme informatiche, il cui tempo di risposta è passato «dallo 0,918 secondi a 0,821 secondi nel 2020». Inoltre, conclude Di Michele: «in tre anni siamo riusciti ad abbattere il 10% del tempo di risposta».

INPS primo nella digitalizzazione

Nonostante la nascita dell’Istituto pubblico sia datata al 1898, questa per fortuna – nonostante «le accuse che vengono rivolte», sottolinea Di Michele – non lo rende un «carrozzone» e «il vantaggio competitivo non significa però che ci possiamo fermare». Probabilmente è proprio questa determinazione ad aver fatto guadagnare tale merito, rispetto ad una serie di prodotti con analoghe strutture di welfare di Paesi europei quali Finlandia, Germania, Francia, Portogallo, Spagna Regno Unito, Polonia e Danimarca.

Ragionando in termini economici, il direttore generale Gabriella Di Michele ha poi annunciato un altro importante risultato per l’Istituto pubblico italiano, che «ha ottenuto economie di scala non indifferenti che lo portano ad essere il secondo Paese più economico in termini di economicità».

Niente male per essere una realtà tutta italiana. Un oro e un argento portati a casa per un Istituto senza il quale – soprattutto durante il periodo pandemico – molte persone non avrebbero saputo come fare per arrivare alla fine del mese.

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