Il garante della privacy scrive all’Inps: «I nomi dei deputati con il bonus possono essere resi noti»

La decisione perché «le aspettative di riservatezza si affievoliscono»

11/08/2020 di Redazione

Con un comunicato divulgato nel pomeriggio dell’11 agosto, il garante della privacy ha scritto all’Inps, chiedendo – e di fatto concedendo una sorta di lasciapassare – di pubblicare i nomi dei deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus per le partite iva stanziato in occasione dell’emergenza coronavirus. Un documento molto importante nel dibattito delle ultime ore e che apre a scenari fino a questo momento inesplorati, nonostante la decisione fosse stata anticipata da qualche apertura da parte dell’autorità garante della privacy.

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Garante privacy chiede di pubblicare i nomi dei deputati con il bonus covid

«In relazione alla vicenda del bonus Covid – si legge nel comunicato -, il Garante per la protezione dei dati personali precisa che, sulla base della normativa vigente, la privacy non è d’ostacolo alla pubblicità dei dati relativi ai beneficiari del contributo laddove, come in questo caso, da ciò non possa evincersi, in particolare, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato (art. 26, comma 4, d.lgs.33 del 2013)».

Il garante ha preso in considerazione una serie di aspetti. Innanzitutto, il ruolo pubblico nella fattispecie delle persone coinvolte nella vicenda. In relazione alla loro posizione da parlamentari, infatti, sono soggetti a norme di trasparenza maggiori: «A causa della funzione pubblica svolta – si legge nella nota -, le aspettative di riservatezza si affievoliscono, anche per effetto dei più incisivi obblighi di pubblicità della condizione patrimoniale cui sono soggetti».

Tuttavia, il garante non esclude che possa essere valutata anche la ‘fuga di notizie’ dall’Inps. Non sembra infatti lineare il comportamento dell’istituto previdenziale che ha reso note alla stampa le posizioni di alcuni parlamentari, pur essendo in loro diritto (non si è trattato, infatti, di un illecito giuridico, ma solo di una questione morale) richiedere il bonus covid.

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