Le dichiarazioni esclusive dell’infermiere che è stato licenziato dopo un video su TikTok

Abbiamo sentito l'infermiere che è stato licenziato dalla struttura hospice dove lavorava a seguito di un video pubblicato sul suo profilo TikTok, che aveva parecchio indignato il web

12/11/2021 di Giorgia Giangrande

Com’è finita la storia dell’infermiere licenziato dopo un video su TikTok? Lo abbiamo sentito e ci ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva, in cui racconta le sue sensazioni e il suo stato d’animo a pochi giorni dalla lettera di immediato licenziamento, e in cui porge le sue scuse a chi si è sentito particolarmente offeso dal suo contenuto.

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Le parole dell’infermiere licenziato dopo un TikTok

Che il video di Gennaro – così si chiama l’infermiere – non fosse l’unico di questo tipo, lo sanno tutti. TikTok è pieno di persone che usano la piattaforma per creare contenuti mentre sono sul luogo di lavoro. In particolare, tra le professioni più in trend da questo punto di vista, spiccano quelle dell’ambito sanitario e ospedaliero. Dopo essersi anzitutto scusato per il video incriminato in cui simulava un conato di vomito a seguito del controllo ad un paziente dopo due clisteri, Gennaro sottolinea come la piattaforma – e il web in generale – sia piena di persone che fanno video di quel tipo: «Non capisco l’odio verso questo video, che era fatto su un trend prettamente ironico». Nonostante le scuse, quindi, Gennaro continua a non darsi una spiegazione: «nel web ci sono video fatti in terapia intensiva, in tin (terapia intensiva neonatale), in corsie di reparto, nei pronto soccorso, in case di riposo, tutti peggiori dei suoi».

Oggi Gennaro si sente «privo di dignità, perché la dignità per lui era lavorare» e fino a pochi giorni fa il suo lavoro gli permetteva di «pagare le bollette, pagare l’affitto, pagare da mangiare» e di renderlo «degno di tutto ciò». Quando ci ha contattato, Gennaro ha chiesto la possibilità di dar voce alle sue scuse, per cercare di porre rimedio ad una situazione che lo sta sul serio mettendo in difficoltà, tanto che – al di là del licenziamento – rischia anche l’espulsione dall’albo degli infermieri.

 

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L’appello dell’infermiere è quello di stargli vicino in questa situazione difficile, poiché come spesso accade in casi come il suo, parte una shitstorm senza confini: «Mi sento solo contro milioni di persone che ogni giorno commentano e mi scrivono cose negative». Non ci è dato sapere come andrà a finire questa situazione né se le sue scuse basteranno per risparmiargli l’espulsione dall’albo. Ma in tutto ciò: Gennaro è soltanto il capro espiatorio da condannare una tantum oppure l’apripista di una serie di professioni che saranno presto sottoposte a segnalazioni? Il web si sta sempre più schierando contro l’uso di TikTok a lavoro, soprattutto quando questo è legato alla cura di altre persone. Una riflessione sembra avere la meglio su tutte le altre: vale davvero la pena rincorrere un trend – seppur ironico – se il rischio a cui si incorre è quello di perdere il proprio lavoro?

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