Perché in India l’utilizzo di TikTok è stato vietato già dal 2020?

Di recente gli Stati Uniti, il Canada e la Commissione europea hanno deciso di introdurre delle limitazioni riguardanti l'utilizzo di TikTok ma alcuni Paesi avevano già preso decisioni molto severe a riguardo in passato

28/02/2023 di Giordana Battisti

A giugno del 2020 in India il Ministero dell’Informazione ha vietato di scaricare l’applicazione di TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance, e molte altre applicazioni cinesi su qualsiasi dispositivo. Secondo il Ministero queste applicazioni rappresentavano «una minaccia alla sovranità e alla sicurezza» del Paese.

La decisone del governo indiano è arrivata dopo l’uccisione di circa 20 soldati indiani in uno scontro con le truppe cinesi lungo il «conteso confine himalayano», ha scritto il Guardian.

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Il precedente dell’India, che ha vietato TikTok a partire dal 2020

Prima di essere vietata, l’applicazione di TikTok era la più scaricata nel Paese con circa 200 milioni di utenti e come spesso accade era utilizzata anche da molti personaggi famosi e dagli influencer. Il governo indiano aveva detto che la decisione di vietare le applicazioni create da società cinesi o che avessero un rapporto con il governo cinese era finalizzata a proteggere i dati personali e la privacy dei cittadini e soprattutto a impedire che i loro dati potessero essere trasmessi e conservati in dei server al di fuori dell’India.

Nel 2019 il governo indiano aveva ordinato a Google e Apple di rimuovere l’applicazione di TikTok dai propri app store perché accusata di contribuire alla diffusione di materiale pornografico e pedopornografico e di esporre i minori a questi contenuti. La decisione aveva seguito quella della Corte suprema indiana che aveva respinto un ricorso di TikTok contro la sentenza di un tribunale di Chennai, una città dell’India orientale, che aveva chiesto – su istanza di un gruppo di attivisti – di vietare l’applicazione a partire dal 3 aprile di quell’anno. TikTok intanto aveva provveduto a rimuovere circa sei milioni di video che non rispettavano le linee guida e dopo una sospensione durata circa due settimane la Corte suprema e il governo hanno fatto in modo che l’applicazione tornasse disponibile per essere scaricata.

Anche in altri Paesi tra cui l’Indonesia e il Pakistan l’utilizzo dell’applicazione di proprietà di ByteDance è stata spesso vietata per alcuni periodi di tempo, talvolta anche molto brevi. In Bangladesh l’applicazione di TikTok è stata accusata, come accaduto in India, di contribuire a diffondere materiale pornografico e pedopornografico e nel corso degli ultimi anni l’accesso al social network e l’utilizzo della piattaforma è stato spesso vietato o impedito.

Ad aprile del 2022 le autorità talebane hanno comunicato di voler vietare TikTok e il videogioco online di guerra PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG) in Afghanistan per «proteggere le giovani generazioni da una cattiva influenza» ha detto uno dei portavoce dei talebani, Inamullah Samangani.

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