Il timore di Di Maio quando chiede a Salvini: «Dimmi cos’altro può uscire da questa storia della Russia»

È il pomeriggio di ieri quando – stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica – alcune fonti del Movimento 5 Stelle riferiscono come si è svolto, per filo e per segno, il faccia a faccia che Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno avuto. Sarebbe il primo da almeno 15 giorni a questa parte. Una sorta di anomalia per due vicepremier che al momento si trovano al governo insieme. L’incontro Salvini-Di Maio è tutt’altro che cordiale. Il leader del Movimento 5 Stelle sembrerebbe quasi aver paura, più che delle domande che pone al collega, delle risposte che quest’ultimo potrebbe dargli.

Incontro Salvini-Di Maio: cosa si sono detti

«Voglio solo capire cos’altro può uscire da questa storia, Matteo – avrebbe detto Di Maio riferendosi alla questione del contatto tra la Lega e la Russia avvenuto nell’Hotel Metropol di Mosca lo scorso 18 luglio 2018 -. Te lo chiedo per aiutarti, non per metterti in difficoltà. Perché già i miei sono impazziti per la Tav, se arriva altro su questa storia della Russia, rischiamo di non controllarli».

Il motivo dell’incontro tra Di Maio e Salvini è la Russia. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte era già andato in aula per offrire la ricostruzione dei fatti almeno sulla presenza di Gianluca Savoini agli incontri ufficiali, producendo dei documenti – tra cui una mail inviata direttamente dal Viminale e pubblicata sul Corriere della Sera in un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini – che certificherebbero la consapevolezza di Salvini sulla presenza agli incontri di quello che era stato indicato anche in passato come un suo collaboratore. Secondo Salvini sono «allusioni di un avvocato che insinua».

Incontro Salvini-Di Maio, la situazione esplosiva nel M5S

Ora, però, Di Maio vorrebbe capire dalla viva voce del suo collega se deve aspettarsi altro. Ma – lo riferiscono le stesse fonti – Matteo Salvini è sembrato scostante e infastidito dalle domande. «Basta con questa storia – avrebbe risposto – lo dico a te come l’ho detto a Conte: o c’è fiducia o non c’è». Dunque, Luigi Di Maio non è riuscito ad avere una risposta definitiva sulla strategia di Matteo Salvini sul caso Lega-Russia. Al momento si trova in difficoltà anche con gli Stati Uniti – di cui ha incontrato l’ambasciatore – che sarebbero molto contrariati dalla vicenda partita proprio da un audio pubblicato da una testata americana (BuzzFeed). E nel Movimento la situazione si fa esplosiva: il decreto sicurezza, la Russia, la Tav. I deputati e i senatori non fanno altro che elencare la linea su cui il governo sta cedendo a favore delle richieste della Lega. Tra poco questo rapporto potrebbe diventare ingestibile.

FOTO: ANSA/FABIOFRUSTACI

Share this article