Ibogaina, una sostanza che combatte la dipendenza da droga?

DOVE – Per le sue proprietà allucinogene e per i rischi legati all’assunzione da parte di pazienti con determinati problemi di salute l’ibogaina è considerata illegale in molti paesi, come negli Stati Uniti, in Svezia, in Danimarca, Belgio e Svizzera. In Italia è legale. In dodici paesi è somministrata come medicina sperimentale (Canada, Messico, Caraibi, Costa Rica, Repubblica Ceca, Francia, Slovenia, Olanda, Brasile, Sudafrica, Regno Unito e Nuova Zelanda).

I RISCHI E LE PRECAUZIONI – Altro freno che impedisce un atteggiamento positivo della comunità scientifica sono le perplessità per l’alto tassi di decessi di persone che si sono sottoposte ad un trattamento. Secondo dati forniti da Ibogaine.co.uk, a marzo 2007 erano 12, su un totale di 3611 tossicodipendenti sottoposti a cure, i morti per l’assunzione della sostanza. Probabilmente si tratta di un dato perfino inferiore a quello reale, considerati i trattamenti sommersi nascosti alle autorità. Statisticamente comunque avrebbe perso la vita 1 persona su 300. Secondo gli esperti le principali cause di decesso dopo assunzione di ibogaina sono problemi cardiaci ignorati, l’uso di oppiacei nelle ore successive all’assunzione di ibogaina, la rinuncia ad un ricovero in una clinica. Per assumere la sostanza senza rischi sarebbe necessario sottoporsi prima a severi test clinici, in particolare per verificare il corretto funzionamento del cuore, rivolgersi a strutture sanitarie specializzate, non fidarsi dei consigli di un solo individuo.

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