I due Papi, Jonathan Pryce duro: «Bergoglio leader politico, Trump no» | VIDEO

A Roma si è svolta la presentazione del nuovo film Netflix I Due Papi alla presenza del regista Fernando Meirelles e dell’attore protagonista Jonathan Pryce, che porta sullo schermo Papa Francesco. Proprio durante l’incontro l’interprete si è subito soffermato sulla grande somiglianza con Jorge Maria Bergoglio, per la quale è rimasto “vittima” di diverse memes sin dal momento dell’elezione del prelato argentino:

La sensazione è che fossi preparato sin dalla nascita ad interpretare il Papa, non appena è stato eletto internet ha cominciato a riempirsi di foto con me e lui vicini in dei memes. Tutti facevano il confront, tanto che  persino uno dei miei figli mi ha chiesto se fossi stato fatto Papa. Tengo sempre la barba, per evitare che la gente mi fermi per chiedere una benedizione”

Un Jonathan Pryce che ha lavorato al fianco di un leggendario premio Oscar come Anthony Hopkins, con i due che hanno regalato una performance memorabile facendo luce su uno dei rapporti più controversi di sempre nella chiesa:

“La nostra relazione faceva da specchio a quella dei due papi nel film, all’inizio non sapevamo come comportarci l’uno con l’altro e ci annusavamo come i cani. Posso dire però che è stata davvero una gioia dividere con lui così tante scene, come si dice spesso reciti bene tanto quanto è bravo il tuo partneri e lui è un attore e una persona straordinaria. Alla fine siamo diventati amici, come accade anche nel film,  e ogni giorno ci salutavamo con il numero che avevamo nel piano di lavorazione. Io ero il protagonista principale e lui mi diceva “buongiorno numero 1” e io rispondevo con “salve numero 2”. -!!Abbiamo cominciato a farlo anche nelle mail che ci mandiamo, alla fine di tutta la lavorazione  però in una mail mi ha salutato dicendo “a presto Sir numero 1”.

Jonathan Pryce dopo l’esperienza ne “I Due Papi” si è detto rimasto estremamente colpito da Papa Francesco, non tanto come guida spirituale ma bensì per lo spessore umano e politico rispetto ai nostri “presunti leader” contemporanei:

Per quanto riguarda la mia preparazione, a parte la somiglianza fisica, devo dire che Bergoglio è stato il primo papa a cui ho prestato veramente attenzione, mi è sembrato si rivolgesse direttamente a me, parlando di tematiche che mi sono molto a cuore, come l’ambiente, la crisi sociale o economica e quella dei rifugiati. Da protestante lo vedo più come leader politico che religioso, ma provo empatia per lui fin dai primi tempi. L’interesse verso i Papi con film e serie tv negli ultimi tempo credo risieda nel fatto che la gente è alla ricerca di una leadership politica e spirituale, se ne sente un grande bisogno. Se guardiamo la leadership negli Stati Uniti o quella del mio paese con quel l’essere di cui pronuncio solo le iniziali B.J (Boris Johnson ndr) mi sento male. I nostri politici oggi non hanno leadership, sono inutili”.

 

I Due Papi, il regista: “Bolsonero è un idiota”

I Due Papi
I Due Papi


Il regista Fernando Meirelles ci va giù molto più 
pesantemente, arrivando ad insultare il presidente Bolsonero che ha apostrofato malamente Greta Thunberg nelle ultime ore:

Mi è piaciuto fin da subito per il suo lato da pop star, nel film lo mostriamo mangiare pizza e bere fanta, vedere il calcio e soffrire come chiunque di noi. Poi ancora di più mi ha convinto con l’enciclica Laudato Sii, in cui parla dell’ambiente, è davvero incredibile che un Papa abbia scritto un’enciclica basandosi sulla scienza. Lui ci spinge verso bere innovazioni, dice di porre attenzione alla nostra casa che è l’ambiente. Se penso a Trump, invece, o quell’idiota di Bolsonaro, presidente del mio Brasile, che ha proprio ieri definito un pezzo di merda Greta Thunberg ed è una situazione triste”.

Il regista poi si sofferma sulle macchie nella vita di Bergoglio e Ratzinger raccontate in I due Papi, partendo proprio dal cardinale tedesco che all’epoca oscurò pesantissime accuse di pedofilia verso un prete pur essendone a conoscenza:

Il cardinale Ratzinger aveva questi dossier sul suo tavolo ed è veritiero come tutte le informazioni accurate date nel film. Questo durante le riprese era stato analizzato molto più a fondo, questo però avrebbe sbilanciato il film facendolo diventare un film sui peccato della chiesta mentre voleva esserlo su due Papi è la loro riconciliazione”.

Sulla vicenda di Bergoglio corrotto con il regime dittatoriale argentino invece il lavoro di documentazione in I Due Papi è stato più semplice, ma anche qui non così ricco di sorprese

La questione Argentina è molto nota a tutti quindi non è stato difficile fare ricerche. dovevamo decidere fino a che punto spingerci, volevamo riconoscere quello che aveva fatto la giunta e il coinvolgimento di padre Bergoglio che si sente colpevole e porta dentro di se questo grande peso. Mi sono recato in Argentina personalmente parlando con seminaristi e tante persone a contatto con lui. A nessuno piaceva Bergoglio come cardinale che non sorrideva mai, era molto diverso da questo papa che vediamo noi. Quando l’avevano visto sorridere sul balcone sembrava uno sconosciuto. Volevo capire perché quest’uomo era cambiato così e quando”.

I Due Papi arriverà su Netflix a partire dal 20 dicembre.

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