Gramellini ‘sgrida’ Greta Thunberg: «Attenta, rischi l’effetto Papeete»

29/08/2019 di Enzo Boldi

Sta facendo molto discutere Il Caffè di Massimo Gramellini pubblicato quest’oggi, giovedì 29 agosto, su Il Corriere della Sera. Il giornalista, commentando il viaggio che ha portato Greta Thunberg negli Stati Uniti a bordo della barca a vela di Pierre Casiraghi, ha criticato il sensazionalismo con cui Greta ha raccontato questa sua traversata oceanica. Immagini, grida e vicenda che rischia di provocare l’effetto Papeete di salviniana memoria.

Il commento di Gramellini inizia sottolineando come la giovane attivista per l’ambiente sia stata giustamente osannata per il messaggio che è riuscita a condividere e far condividere a tutti, con particolare attenzione ai giovani che hanno posto il tema ambientale al centro di molti dibattiti. La figura di Greta Thunberg, però, ora rischia di essere fagocitata da sé stessa in un turbinio di attenzione mediatica che l’hanno portata a essere parte integrante di discorsi che hanno travalicato i confini e la politica mondiale.

L’avviso di Gramellini a Greta Thunberg

Un successo che, però, rischia quello che lui chiama «Effetto Papeete»: la sintesi della rapida ascesa di Salvini grazie a quelle famose conferenza stampa e apparizioni nel famoso stabilimento di Milano Marittima che lo ha portato a fare il passo più lungo della gamba, perdendo di vista l’obiettivo e facendo cadere l’alleanza con il Movimento 5 Stelle e il posto nel governo gialloverde.

L’effetto Papeete

E nel fare questo sottolinea come lei abbia raccontato il suo viaggio oceanico per raggiungere gli Stati Uniti: dal grido «Terra!» davanti all’isola di Manhattan, passando per le onde alte in mare durante la traversata in barca a vela. E Gramellini critica proprio questa spettacolarizzazione fatta da Greta Thunberg: «Stai solo andando a New York in barca a vela». E da lì nasce il rischio dell’effetto Papeete: «Basta sentirsi al centro dell’universo e circondarsi di laudatori adoranti per perdere il contatto con la realtà e ritrovarsi, al risveglio, in minoranza persino con sé stessi».

(foto di copertina: Joel Marklund/Bildbyran via ZUMA Press)

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