Ritorna la vecchia bufala di Greta Thunberg che chiede ai cinesi di non usare le bacchette perché «sono alberi»

Era stata diffusa già nel 2020 una presunta dichiarazione della Thunberg a questo proposito. Ma sia Reuters, sia AFP erano state in grado di smentire qualsiasi dichiarazione sul tema

11/08/2022 di Redazione

Una delle tante bufale di ritorno che, molto spesso, vengono recuperate in estate per noia o per assenza di altri contenuti riguarda ancora una volta Greta Thunberg. Open – che svolge il lavoro di fact-checker indipendente di Facebook – ha messo in rilievo come un post in lingua francese sia tornato a circolare anche nei feed degli utenti italiani. Il post in questione riguarda una presunta dichiarazione dell’attivista svedese, che avrebbe invitato i cinesi a fare a meno delle tradizionali bacchette perché realizzate con gli alberi. Lo stesso post utilizza delle espressioni colorite nei confronti di Greta, invitandola a tener presente che le bacchette sono realizzate con il bambù e invitandola a non utilizzare la carta igienica, perché anche quella è derivata dagli alberi. Ovviamente, nulla di tutto questo è vero e mai Grate Thunberg ha affermato che i cinesi dovrebbero fare a meno delle bacchette.

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Greta Thunberg e le bacchette cinesi, una bufala di ritorno sta riempiendo i feed anche di alcuni utenti italiani

Il post italiano – che riprende i contenuti del post in lingua francese – è stato successivamente oscurato e limitato da Facebook, proprio in seguito all’azione di verifica dei suoi fact-checkers indipendenti (come vi abbiamo detto all’inizio, Open fa parte di questo team). È stato verificato, infatti, che il contenuto originale di questo post – quello in lingua francese – era stato già pubblicato nel corso del 2020 e che già all’epoca diverse testate giornalistiche avevano cercato un riscontro di questa improbabile affermazione dell’attivista svedese.

Sia Reuters, sia AFP erano entrate in contatto con l’ufficio stampa di Greta Thunberg, che aveva decisamente smentito la circostanza e l’attribuzione di queste battute all’attivista. Entrambe le testate internazionali avevano ricostruito una lunga trafila per l’origine di questo post bufala (che già nel 2020 aveva ottenuto quasi 10mila condivisioni). Si trattava per la maggior parte dei casi di discussioni su forum di dubbia origine e di botta e risposta sui social network. Nessuna fonte ufficiale, dunque. Oggi, a due anni di distanza, il tentativo di far circolare nuovamente questa affermazione su Greta Thunberg e le bacchette cinesi è stato arginato, in Italia, dall’operazione di fact-checking realizzata su Facebook.

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